BARGA – Per la Giornata della Memoria, il prossimo lunedì 27 gennaio, si terrà un incontro, dal titolo “Le donne di Ravensbrück” con gli studenti della scuola secondaria di primo grado “A. Magri” promosso dal comune di Barga in collaborazione con il centro studi di storia contemporanea Carlo Gabrielli Rosi; Tra le Righe Libri, l’associazione Toscana Volontari per la Liberta e con l’ANPI Sezione di Barga “Mrakic – Marroni”
Con i ragazzi sarà la presidente dell’ATVL Simonetta Simonetti che parlerà delle donne del campo di concentramento di Ravensbruck.
Il campo di concentramento di Ravensbrück, era il più grande campo di concentramento femminile creato dai nazisti. Si trovava nella regione del Brandeburgo, a circa 90 chilometri a nord di Berlino e venne aperto il 15 maggio del 1939.
Inizialmente vi vennero rinchiuse 2000 donne provenienti dalla fortezza di Lichtenburg, ormai non più adatta a contenere un numero così alto di prigioniere.
Le prime deportate ad esservi internate erano accusate di aver violato le Leggi di Norimberga in merito alla purezza della razza ariana, avendo avuto rapporti con uomini considerati di “razze inferiori”. Con loro anche antinaziste, comuniste, socialdemocratiche e molte considerate “asociali”.
Le donne furono costrette a lavorare nei laboratori dove venivano cucite le uniformi dell’esercito tedesco e, dal 1941, a prestare il proprio lavoro coatto nella fabbrica che la Siemens aveva appositamente costruito per sfruttare la manodopera. A Ravensbrück transitarono anche numerose donne ebree, che però vennero poi deportate ad Auschwitz per lo sterminio finale.
Il campo accolse 130.000 prigionieri (20.000 furono uomini) dei quali 92.000 morirono per inedia, malattia, fame, o uccisioni o esecuzioni da parte dei carcerieri nazisti.


Lascia un commento