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- 1 di Redazione

A proposito dell’antica via del Saltello

Ieri  sono apparsi sul Giornale di Barga due interventi molto interessanti sulle viabilità antiche dei nostri territori appenninici. Tali interventi hanno riportato la giusta luce su due infrastrutture della nostra storia strettamente legate tra loro ed unite purtroppo dalla sorte dell’oblio: l’antica via del Saltello, con il suo passo appenninico ed il limitrofo hospitale di San Bartolomeo. Come ha giustamente evidenziato Cecchi, il fatto che la Via del Saltello non abbia avuto una evoluzione stradale moderna, l’ha ingiustamente relegata nel dimenticatoio. Mi è capitato proprio di recente di rendermi conto di tale evidenza; negli atti preparatori per la candidatura di allargamento del Mab Unesco dell’Appennino Tosco Emiliano, al quale sono peraltro interessati i Comuni di Fosciandora e Barga, è data giusta evidenza a numerosi passi appenninici (Pradarena, Carpinelli, San Pellegrino, etc.), omettendo però ogni citazione del Passo del Saltello. In qualità di consigliere del Comune di Fosciandora mi sono preoccupato di inviare una formale osservazione circa la necessità di rimediare…

- di Pier Giuliano Cecchi

La Strada delle Cento Miglia ed il Passo del Saltello

Ho letto con interesse l’articolo pubblicato su questo giornale Barga, Sommocolonia e la Strada delle Cento Miglia e ciò mi ha spinto alla riflessione che segue. Intanto desidero chiarire che il lavoro, se posso dirlo, mi pare ben fatto e si presenta interessante perché, come vuole una certa logica, storicamente, non è da pensarsi il passo di San Pellegrino quale pensato e unico passaggio d’ingresso nella Valle del Serchio, nella tenebrosa valle, molto perigliosa, bensì, come dimostra anche il sistema viario molto logico, raggiunto San Pellegrino, le persone stavano sul crinale (in maggiore difesa dai briganti di strada) e non si buttavano nella rischiosa valle o molti pochi di loro lo facevano, seppur nel fondovalle prendesse avvio, ma con il tempo, la via poi denominata dei “lombardi” (Lombardi erano chi viveva di là dall’Appennino), maggiormente identificabile nella parte inferiore della stessa valle. Perché interessante lavoro, semplicemente perché, seppur solo sfiorato dall’Autore, la persona viaggiante sul crinale che partiva da San…