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PD Gallicano su KME: “Perplessi per i motivi che hanno portato a scelta così drastica”

Anche il PD di Gallicano interviene sulla vicenda KME per esprimere il sostegno e la solidarietà nei confronti dei lavoratori dello stabilimento di Fornaci di Barga e delle loro famiglie ma anche perplessità per le motivazioni che hanno portato l’azienda ad una scelta così radicale: “L’impianto – scrive il PD gallicanese – conta all’incirca 600 dipendenti, ed è chiaro a tutti che a preoccuparci non è solo il numero delle singole unità lavorative in gioco, ma anche di tutto ciò che c’è dietro: non dimentichiamoci che dietro ogni individuo ci sono intere famiglie e attività non strettamente collegate a KME ma che dipendono dallo stabilimento. L’intera economia della Valle del Serchio dipende dalla buona riuscita del progetto. Nonostante siano state fornite diverse rassicurazioni in merito alla situazione – ovvero che non si tratta di una chiusura definitiva dell’impianto e del conseguente licenziamento di tutti gli operai, ma piuttosto di una riconversione produttiva della precedente attività di lavorazione del rame in…

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Vicenda KME: “Non dimenticatevi dei lavoratori della mensa”

“Tra tutto questo marasma di notizie che leggiamo sui quotidiani riguardo la crisi della KME, riguardo la situazione difficile della cooperativa Fanin che fa parte dell’indotto, a malincuore abbiamo constatato che non è stato riportato nemmeno un trafiletto che parlasse di noi. Chi siamo? Siamo gli invisibili, i dimenticati, siamo il personale della mensa di KME, che in questi anni hanno lavorato fianco a fianco al personale della KME. Un lavoro senza grandi pretese né grandi soddisfazioni ma un lavoro dignitoso che ci permetteva di vivere non con lussi e agi ma con dignità. Quella dignità che ora sentiamo calpestata dal non interesse nei nostri confronti; forse nessuno se n’è accorto, ma noi ci siamo. Abbiamo il diritto di vedere riconosciuta anche la nostra situazione, di non essere invisibili, di far sapere che anche noi rischiamo il posto di lavoro. Sappiamo che non sarà certo un articolo sul giornale a cambiare le nostre sorti, al momento sconosciute, ma vogliamo far…

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Vicenda KME, Rossi (FIOM): “Tante le problematiche da chiarire compresa la questione indotto”

Il processo per arrivare alla riconversione della “Metallurgica” di Fornaci di fatto ora inizia anche dal confronto tra i sindacati e l’azienda. Proprio lunedì è in programma il primo degli incontri che i sindacati vorrebbero a scadenza pressoché settimanale per affrontare le questioni e le problematiche ad una ad una. Con un occhio di riguardo anche alla questione non secondaria dell’indotto, come sottolinea il segretario provinciale FIOM, Mauro Rossi: “Già martedì a Firenze abbiamo manifestato le nostre preoccupazioni per le ricadute sull’indotto; ci saranno diverse ditte che si troveranno senza un committente da un giorno all’altro, alcune delle quali, in modo particolare la Cooperativa Fanin di Fornaci, con 80 dipendenti e che lavora al momento al 90% alle commissioni di KME. E’ vero che anche loro possono beneficiare di ammortizzatori sociali, ma non delle prospettive di riconversione che invece si aprirebbero per i lavoratori di KME”. Questa per Rossi deve essere anche una delle problematiche più a cuore, anche se…

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Venerdì (16 ottobre) Speciale TgNoi dedicato alla Kme

Un’ora in diretta per capire quale sarà realmente il futuro della Kme insieme agli operai, i sindacati, le istituzioni. Sarà dedicata alla delicatissima vicenda dello storico stabilimento di Fornaci di Barga la puntata di questo venerdì (domani) dello Speciale TgNoi in onda in diretta alle ore 21. Gli studi di NoiTv saranno in collegamento proprio con Fornaci per ascoltare le opinioni sul progetto annunciato dalla proprietà nei giorni scorsi che prevede lo stop della produzione di rame dal 2016 e la riconversione della struttura per avviare una maxi serra in cui si attuerà l’agricoltura idroponica.

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In consiglio la delicata questione KME. Necessari il supporto e la vigilanza del Governo

“Un’operazione di riconversione produttiva di tale radicalità necessita di un approfondimento puntuale dei contenuti del piano industriale – al momento ancora non reso pubblico – nei suoi più minuziosi dettagli da parte tanto dei lavoratori e delle loro rappresentanze di categoria quanto del sistema istituzionale locale, provinciale e regionale nel suo insieme; Per questo si sollecita la Giunta Regionale ed il Governo Nazionale a dare la massima considerazione alla situazione complessiva di KME e di quella della Valle del Serchio in particolare e quindi ad assumere una iniziativa che stabilisca una relazione con la proprietà di KME in modo da intervenire in coesione con i loro ruoli nel processo di definizione del piano proposto dalla proprietà; Sui impegna il sindaco a promuovere l’immediata costituzione di un tavolo istituzionale permanente di monitoraggio del quale facciano parte tutte le istituzioni del territorio oltre alla Giunta Regionale, Consiglieri Regionali, ai parlamentari nazionali della lucchesia) capace d’avviare fin da subito: un’azione di verifica in…

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Marcucci e Mariani su KME: “Trattativa con l’azienda, ma livelli occupazionali da salvaguardare”

“Siamo preoccupati per la situazione dello stabilimento Kme di Fornaci di Barga (Lu) ed in contatto con tutte le amministrazioni locali della Valle del Serchio. Abbiamo dato la nostra immediata disponibilità per il tavolo istituzionale che il sindaco di Barga convocherà con la Regione Toscana all’inizio della prossima settimana. E’ chiaro che gli Enti locali attendono dall’azienda il piano industriale della nuova produzione industriale annunciata e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali”. E’ quanto dichiarano i parlamentari del Pd Andrea Marcucci e Raffaella MarianI sulla decisione di Kme di interrompere la produzione di rame a favore della coltivazione idroponica nello stabilimento lucchese che occupa attualmente circa 600 lavoratori

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KME, grande partecipazione alle assemblee. I lavoratori chiedono ai sindacati verifiche e garanzie del nuovo piano industriale

Grandissima partecipazione, grandissima attenzione, tanti interrogativi su quello che potrà essere il piano industriale presentato da KME per lo stabilimento di Fornaci. Così Mauro Rossi, segretario provinciale FIOM, riassume le assemblee in programma per la giornata di oggi con i lavoratori della “Metallurgica” di Fornaci. In tutto alla fine della giornata, saranno sette le assemblee organizzate per informare i dipendenti su quello che è emerso nel confronto tra vertici aziendali e coordinamento sindacale nell’incontro di ieri a Firenze con la presentazione del piano industriale che prevede la riconversione del settore rame dello stabilimento di Fornaci di Barga, a partire dal 2016, in una produzione legata all’agricoltura idroponica. “Le assemblee – spiega Rossi – sono state partecipatissime e quello che soprattutto vogliono capire i dipendenti è se fidarsi o meno di quello che l’azienda ci ha raccontato. C’è stata però una grande assunzione di responsabilità da parte dei lavoratori che partendo da un dato negativo, ovvero la perdita di un altro…

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La vicenda KME tra sconcerto, preoccupazione e speranza. Presto un tavolo istituzionale. Le rende noto il sindaco Bonini

Kme cessa la produzione di rame ma riconverte il sito di Fornaci di Barga e non apre procedure di licenziamento. Così riassume il titolo del comunicato congiunto emesso ieri, dopo l’incontro di Firenze, dal coordinamento nazionale Fim-Fiom-Uilm di KME, dove appunto l’azienda ha reso nota la cessazione della produzione di rame nel sito di Fornaci di Barga a partire dai primi mesi del 2016 e contemporaneamente ha annunciato un reinsediamento produttivo dentro lo stesso sito al fine di rioccupare tutti i lavoratori. Il coordinamento esprime la propria contrarietà per quanto riguarda la perdita di un sito industriale importante come quello di Fornaci e allo stesso tempo esprime cautela sul progetto di rideversificazione così come illustrato che: “Seppur elemento positivo – scrive il coordinamento – , ha bisogno di essere valutato e verificato con attenzione riguardo la sua fattibilità, dentro una trattativa che si dovrà aprire immediatamente anche con il coinvolgimento dei soggetti istituzionali atti a garantire e monitorare l’esito positivo…

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KME Fornaci; addio al rame, dal 2016 si coltiverà

Svolta epocale alla KME di Fornaci. Una storia di 100 anni dedicata alla metallurgia ed alla produzione del rame è destinata a chiudersi ancor prima dell’anniversario dei cento anni e la fabbrica di Fornaci a svoltare definitivamente pagina dal 2016 con la trasfornazione dello stabilimento nel più grande impianto europeo di coltivazione idroponica (tecnica di coltivazione fuori suolo: la terra è sostituita da un substrato inerte (argilla espansa, perlite, vermiculite, fibra di cocco, lana di roccia, zeolite, ecc.). Una notizia shock se si vuole, comunicata oggi ai sindacati nell’ambito dell’incontro con i vertici aziendali previsto a firenze per affrontare la difficile situszione di KME in Italia.Così l’hanno definitiva i sindacati stessi che si sono riservati di approfondire meglio quanto proposto dall’azienda alla cui base sarebbe un programma di rilancio delle attività in Italia per uscire da una crisi che secondo KME non può essere superata da azioni tampone dell’attuale produzione che servirebbero solo a ritardare, parole dell’azienda, l’ineluttabile. A ritardare…

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Mercoledì il consiglio comunale

Si torna in consiglio comunale mercoledì 14 ottobre (ore 17,30). All’ordine del giorno 11 punti tra i quali, sicuramente polarizzeranno l’attenzione due interpellanze legate alle problematiche di attualità in questo periodo: la mozione presentata dal consigliere di opposizione Luca Mastronaldi sulla questione Kme e la richiesta avanzata dallo stesso al sindaco affinché fornisca al consiglio una relazione sull’incontro avvenuto con l’assessore regionale alla Sanità Stefania Saccardi ed i sindaci della Valle. Tra gli altri punti l’approvazione della convenzione di segreteria tra i comuni di Barga e Coreglia, l’affidamento della tesoreria comunale per il quinquennio 2016-2020, l’individuazione nel comune delle frazioni metanizzate o parzialmente metanizzate ed alcune variazioni di bilancio.

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Esplosione in fonderia, notizie confortanti sull’operaio ustionato

Sono abbastanza positive le notizie che giungono da Pisa circa le condizioni di Alessandro Pellicci, l’operaio di 46 anni, rimasto ustionato nell’esplosione verificatasi ieri al reparto fonderia rame di KME a Fornaci. Anche l’estensione delle lesioni è apparsa inferiore (circa il 30% del copro) rispetto a quella valutata subito dopo l’infortunio. La prima notte passata in osservazione nel reparto terapia intensiva è trascorsa senza grosse problematiche Intanto, sia dagli ambienti sindacali che dell’azienda, viene reso noto che non sono in corso nello stabilimento indagini dei Carabinieri. Sono invece riprese a pieno ritmo le ricerche delle cause delle due esplosioni verificatesi in questi due mesi al reparto fonderia rame. La stessa azienda fa sapere che non verrà lasciato niente al caso e niente di intentato, nel tentativo mettere in sicurezza quel reparto e quelle postazioni cercando di individuare il prima possibile le cause di un problema che fino ad ora non si era mai verificato e che invece nel giro di…

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Incidente alla fonderia rame di KME. Ustionato un operaio

Un operaio è rimasto ustionato stamattina alla KME di Fornaci, in una esplosione che si è verificata in una delle lingottiere del reparto fonderia rame. Tutto è accaduto questa mattina verso le 11. L’uomo, Alessandro Pellicci, 46 anni, di Roggio, è stato investito a quanto sembra da acqua e vapore che lo hanno scaraventato a terra. Sono stati i colleghi a prestare i primi soccorsi ed a dare l’allarme e poco dopo sul posto è giunta l’auto medica del 118 con il supporto dell’ambulanza della Misericordia del Barghigiano. Il Pellicci è stato poi trasportato allo stadio di Fornaci dal quale è stato trasferito all’Ospedale Cisanello di Pisa con l’elicottero Pegaso. Per lui, secondo una prima diagnosi, si parla di ustioni al torace ed agli arti superiori abbastanza diffuse e di secondo e terzo grado. Ancora non del tutto appurata la dinamica che ha causato l’esplosione che ha coinvolto l’operaio. Anche in questo caso, come già avvenuto qualche settimana fa con…