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KME, entro gennaio si conoscerà il futuro tra rame e idroponica

Entro la fine di gennaio si conoscerà con sicurezza il futuro dello stabilimento KME di Fornaci di Barga. Se la trattativa con il gruppo Gnutti non sarà conclusa questa strada verrà definitivamente abbandonata e si proseguirà con il progetto di riconversione all’idroponica. Ma per il momento entrambe le strade hanno il 50% di possibilità di essere perseguite. Parola di sindaco Marco Bonini, durante il consiglio comunale tenutosi a Barga lunedì scorso e dove, nelle comunicazioni del primo cittadino, si è parlato anche della delicata situazione di KME.- Il sindaco ha riferito che la settimana scorsa c’è stato in Regione un incontro che ha coinvolto Regione, comune e azienda dove si è parlato della nuova possibilità emersa nelle settimane scorse tramite una possibile joint venture con il gruppo Gnutti. Da parte delle istituzioni, ha detto, è alta l’attenzione verso questa trattativa come pure proseguono le verifiche per capire la reale possibilità di realizzare a Fornaci un progetto dedicato all’agricoltura idroponica: “Se…

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Idroponica o rame per KME Fornaci? Tutto è ancora in ballo

Che sia un nuovo inizio con l’avvio della produzione di agricoltura idroponica, o che invece sia un nuovo percorso di una produzione già consolidata a Fornaci come quella del rame, di sicuro c’è per il momento solo una cosa nella vicenda KME che sta tenendo banco dall’ottobre scorso: l’azienda ha formalmente confermato che comunque vada, sia che si vada avanti con il progetto idroponica che si porti invece a compimento la joint venture che avevamo annunciato nelle settimane scorse con il gruppo Eredi Gnutti Metalli per quanto riguarda lo stabilimento metallurgico di Fornaci di Barga, saranno garantiti i livelli occupazionali. E’ emerso questo e questo sostanzialmente i sindacati hanno già anticipato ai lavoratori della fabbrica, nell’incontro tra KME e organizzazioni sindacali che proprio oggi era atteso e si è regolarmente tenuto a Firenze, nel proseguo delle trattative in corso. Ma non sono solo queste le novità di rilievo. L’incontro è servito appunto per capire meglio che cosa bollisse in pentola…

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Il futuro di KME Fornaci. Allo studio anche soluzioni alternative?

Ci potrebbero essere sviluppi alternativi attorno alla vicenda della possibile riconversione dello stabilimento KME di Fornaci di Barga? Probabile, anche se non è detto e fin qui niente di ufficiale si sa se non che va avanti il discorso idroponica. Certo è comunque che nel resoconto intermedio di gestione approvato dalla Intek Gruop, che gestisce la controllata KME partecipazioni, a metà novembre, per quanto riguarda le attività nel settore rame viene ribadito che è stato presentato un progetto che prevede la cessazione con il 2016 delle attività “rame” nello stabilimento di Fornaci di Barga (Lucca), le cui produzioni, laminati e prodotti speciali, saranno concentrate in altre unità del Gruppo (Germania in particolare ndr) e che: “È allo studio un progetto di riconversione dell’intera area con quello che potrebbe diventare il più grande impianto europeo di agricoltura idroponica, il cui risultato sarebbe anche quello di ridurre al minimo gli impatti sociali della ristrutturazione di cui sopra. Il dialogo con le rappresentanze…

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KME, il confronto va avanti

Secondo confronto tra sindacati e azienda, nel lungo testa a testa che da qui a fine dicembre dovrà permettere di trovare punti di incontro per favorire il processo di riconversione dello stabilimento di Fornaci. A Firenze oggiera atteso il confronto relativo al personale, alla gestione dei tre anni di ammortizzatori sociali e all’eventuale integrazione ai redditi dei lavoratori per coprire, come richiesto dai sindacati, almeno parte di quanto verrà a mancare con la cassa integrazione che non dovrebbe superare le 800 euro mensili di reddito. Tra i punti in questione anche il capire come e quando verrà applicata la cassa integrazione dal 2016 al 2019. In realtà l’incontro non ha fornito novità importanti rispetto a quanto già si sapeva dai precedenti confronti, come ci conferma il segretario provinciale della FIOM, Mauro Rossi. “L’azienda ha chiesto più tempo per approfondire in particolare alcune questioni già avanzate dai sindacati – spiega Rossi –a cominciare dalla questione dell’integrazione agli ammortizzatori sociali. Abbiamo manifestato…