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- di Redazione

La dogana di Castelvecchio

In periodo Napoleonico, cioè nei primi quindici anni del XIX secolo, doveva sorgere un “presidio di dogana” a fianco o dirimpetto al piccolo oratorio di S. Antonio, oggi chiamato “Chiesina di S Antonio” nell’omonima via. Doveva servire per il controllo delle merci in entrata nel territorio di Barga e provenienti dalla via di Rubbiano e quindi dall’attraversamento del fiume Serchio con il Pontis Populi, in uso fin verso la metà del ‘400. Questo, successivamente al passaggio con le barche, è esistito in maniera assai saltuaria, fino all’inizio degli anni ‘20. Sulla sponda opposta del fiume, il territorio era di competenza della Repubblica di Lucca. La probabile esistenza di un servizio di dogana è avvallata dal fatto che l’introduzione nel territorio di Barga di bestie da soma, bestie d’allevamento ecc., fin dal 1300 fosse autorizzata solo attraversando il Pontis Populi. In quell’epoca le strade campestri più importanti dovevano avere una larghezza di carreggiata di circa 10 piedi, circa 2,30-2,50 metri. Oltre…