Piaggiagrande inghiottita dalla frana. Due famiglie senza casa.

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Ha davvero dell’impressionante quello che sta accadendo in loc. Piaggiagrande nel comune di Barga. Questa zona, che si trova lungo la strada vecchia di Renaio, praticamente non esiste più; o meglio è stata letteralmente trasformata da una gigantesca frana, il cui fronte supera i 300 metri e che sta trascinando verso il basso tutto quello che trova. Una casa è oramai persa ed al momento in cui ci trovavamo sul posto stavano crollando i manufatti circostanti dove peraltro si trovano ancora alcuni maialini e delle galline che i proprietari non hanno fatto in tempo a portare in salvo. La casa si è tremendamente innalzata su un lato ed ormai è chiaro che quell’abitazione, non potrà essere più salvata.
Tutto il terreno circostante è una gigantesca frana ancora attiva: pali della luce e del telefono divelti, diversi tratti della vecchia strada di Renaio che non esistono più, poggi che stanno letteralmente scivolando verso il basso. Un inferno. C’è un’altra casa a poche decine di metri dal fronte della frana, ma per il momento si sta valutando la situazione. La speranza è che il terreno su cui sorge sia più solido e possa reggere e sembra che sia così.
Più a monte, si trovano altre tre abitazioni. Non sono coinvolte nella frana, ma la strada di accesso è stata inghiottita in diversi punti e quindi tre famiglie di sette persone sono isolate, senza acqua, né telefono.
Sul posto i proprietari delle due abitazioni coinvolte, le famiglie Marchi, la cui disperazione è tangibile e comprensibile: stanno assistendo alla distruzione di tutto quello che hanno costruito in questi anni; gente di montagna, che vive di lavoro e di famiglia, che lavora per il territorio dove vive e per costruirsi un luogo sicuro dove trascorrere l’esistenza. Tutto questo è adesso distrutto, a rischio. Tutto questo non è dato sapere se potrà essere ricostruito in questo luogo che si è completamente trasformato, dimostrando tutta l’impressionante ed imprevedibile forza della natura.
Sul posto anche il sindaco di Barga, Marco Bonini, l’assessore alla Protezione civile, Pietro Onesti, i tecnici ed i geologi del comune che affermano di non aver mai visto niente del genere. Tutto sono esterrefatti.
Che qualcosa stesse bollendo in pentola in Piaggiagrande si sapeva già da ieri quando il comune ha chiuso la vecchia strada e ha evacuato le due famiglie che abitano nella casa ora distrutta. La frana era già attiva da ieri mattina e ne avevano dato testimonianza anche nei nostri articoli, con le immagini delle crepe e degli avvallamenti che si erano creati nella strada.
Il finimondo però è accaduto stanotte. Ce lo ha raccontato proprio uno degli abitanti del posto che sentendo rumori sospetti stanotte verso le 4 è arrivato sul posto e si è trovato davanti la distruzione più completa, con la strada ormai inghiottita e gli schianti continui degli alberi trascinati in basso dalla frana. Un rumore che fa paura e che si può sentire anche nel video che abbiamo girato questa mattina e che trovate sotto.
Con la luce del giorno l’amara sorpresa: la casa era già paurosamente inclinata e tutto il paesaggio circostante era stato mutato dal movimento franoso.
Il Comune ha già allertato tutte le autorità competenti e sul posto sono giunti da poco anche i Vigili del Fuoco. L’idea è quella di salvare gli animali, ma davvero risulta improbabile che qualcuno possa avventurarsi sul fronte franoso che fa paura e continua a muoversi.
Ora si pensa in particolar modo all’assistenza delle famiglie coinvolte che sono tre se si comprende la casa che si trova sul ciglio del fronte franoso.
Ma anche ai sette occupanti delle case di Località Beltempo, più a monte, che non hanno più una strada da utilizzare per poter lasciare le proprie case e sono senza telefono e senza acqua.

Torneremo a parlare prossimamente di quello che sta succedendo in Piaggiagrande con articoli che vi aggiorneranno della situazione.
Intanto pubblichiamo, assieme al video, anche l’intervista con il sindaco Marco Bonini, realizzata proprio a Piaggiagrande pochi minuti fa.

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