Dietro le quinte della Serata Omaggio, intervista con Sergio Rubini

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Il pacifico e silenzioso giardino di Casa Pascoli che tutti conosciamo nel pomeriggio di questo 10 agosto si è trasformato in un serrato brulichio di persone e materiali in vista della Serata omaggio a Giovanni Pascoli.

Mentre i tecnici sistemavano gli ultimi cavi, la regia già provava suoni, luci, entrate e uscite degli interpreti e dei conduttori. Grande lavoro anche per la Fondazione Pascoli, impegnata nelle ultime rifiniture alle prenotazioni e nell’allestimento di tutto quello che tra poche ore servirà ad accogliere il numeroso pubblico.

Parafrasando, potremmo descrivere gli ultimi preparativi per la Serata omaggio come una tempesta prima della quiete, un caos costruttivo prima della soave, coinvolgente serata delle stelle cadenti che quest’anno avrà come voce narrante quella di Sergio Rubini.

Anche lui, l’intenso attore, regista e sceneggiatore italiano lo abbiamo incontrato tra il via vai dei mille professionisti impegnati alla preparazione della serata, impegnato in un’ultima prova generale e poi in una lunga visita alla casa del Poeta.

Con lui abbiamo scambiato qualche battuta a proposito di se stesso e della sua professione ma anche attorno a Giovanni Pascoli, apprezzato da Rubini per la poetica simbolista e per la capacità di descrivere e dar valore alla provincia Italiana, tessuto di “questo martoriato paese”.
(Sotto l’audio integrale dell’intervista)

Nelle ore immediatamente precedenti all’inizio della serata, è stata inaugurata anche una mostra documentaria dedicata all’emigrazione in Argentina realizzata in collaborazione con la Fondazione Poalo Cresci. Questo perché, in virtù della sensibilità e del coraggio che Giovanni Pascoli ebbe nel considerare l’emigrazione come un fatto positivo, da quest’anno le Serate omaggio future saranno dedicate ad un paese straniero legato all’Italia.
Per il 2013 sarà la volta dell’Argentina con la quale l’Italia, Barga e Pascoli stesso ebbero importanti scambi. Non a caso il brano di apertura della serata sarà la lettura dell’articolo “Meditazioni di un solitario italiano. Un paese donde si emigra”, realizzato nel 1908 per il periodico La Prensa.
Le musiche del quintetto Q5 Tango regaleranno la giusta atmosfera con suoni e danze tratte dal repertotio di Astor Piazzolla.

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