Economia & Commercio

- di Redazione

Con Monia, pochi gesti al giorno per migliorare il tuo stato psico-fisico: esercizi di stretching per il collo

Ecco il sesto appuntamento con Monia ed i suoi esercizi. Una bella ed utile rubrica che si porta avanti  in collaborazione con Masterfit Centro Fitness di Gallicano ed in particolare con la personal trainer Monia Bernardi che ringraziamo. ESERCIZI di STRETCHING PER IL COLLO La maggior parte di noi, purtroppo, risente in modo più o meno importante di dolore cervicale. Salvo i casi in cui sono state diagnosticate delle patologie particolari, questo dolore deriva dalla mancanza di elasticità dei muscoli cervicali. Questi infatti rimangono contratti e la mancanza di movimento, nonché la conseguente ossigenazione, provoca malessere e notevole fastidio. Per cercare di alleviare e superare questo stato di malessere bisogna diminuire la rigidità muscolare, interrompendo il circuito vizioso “tensione-dolore-tensione”. Gli esercizi che ti propongo oggi hanno lo scopo di mobilizzare le vertebre cervicali, incentivare la decontrazione muscolare, diminuire le tensioni muscolari e tendinee, favorendo quindi la scomparsa del dolore. Esegui i successivi movimenti in modo lento e controllato. Respira profondamente…

- di Redazione

Ventimila euro dai lavoratori di KME per gli ospedali di Lucca, Barga e Castelnuovo

FORNACI DI BARGA – I lavoratori della KME e E.M. Moulds di Fornaci di Barga, a seguito dell’emergenza Codiv-19 attraverso il codice Iban indicato della Asl Toscana nord, hanno effettuato una triplice donazione per un totale di 20.000 euro che servirà per sostenere gli ospedali di Lucca, di Castelnuovo e di Barga. Lo rendono noto le Rsu FIM-FIOM-UILM di KME Fornaci di Barga. Di questa dominazione 10mila euro sono stati indirizzati all’ospedale San Luca di Lucca per l’ acquisto di un respiratore ed i rimanenti 10 mila euro sono stati divisi tra gli ospedali di Barga e Castelnuovo per l’acquisto delle mascherine protettive.

- di Redazione

Caos sulla chiusura delle aziende: “Decreto da interpretare, serve chiarezza”

PROVINCIA DI LUCCA – Alla fine il decreto è arrivato. Lo stop di tutte le realtà produttive fino al 3 aprile cambierà ancora e di più la vita di cittadini e lavoratori. Le fabbriche che producono merci non essenziali hanno tempo fino a martedi per organizzarsi e terminare le lavorazioni in corso. Alla fine il decreto è arrivato. Lo stop di tutte le realtà produttive fino al 3 aprile cambierà ancora e di più la vita di cittadini e lavoratori. Le fabbriche che producono merci non essenziali hanno tempo fino a martedi per organizzarsi e terminare le lavorazioni in corso. La serrata parte da mercoledì 25 marzo. La decisione del governo di concedere 72 ore per la chiusura delle aziende ha tenuto conto della richiesta di Confindustria di di una maggiore chiarezza per le imprese, fino a poche ore fa nel caos dovuto alla difficoltà di capire quali fossero le attività consentite e quali no. Possono restare aperte solo le…

- di Redazione

Cgil-Cisl-Uil: “Sospendere le attività non indispensabili, si garantisca la sicurezza di chi deve lavorare, pronti a mobilitazioni e scioperi”:

FIRENZE –  “Oggi è il momento di mettere la salute di tutte e tutti al primo posto. Così come il Governo giustamente invita i cittadini a stare a casa, anche i lavoratori e le lavoratrici hanno il diritto di tutelarsi e di restare a casa, per la salute loro e per non mettere in ulteriore difficoltà il servizio sanitario nazionale. Quindi, si sospendano tutte le attività realmente non indispensabili”: lo sostengono Paola Galgani (segretaria generale Cgil Firenze), Roberto Pistonina (segretario generale Cisl Firenze) e Paola Vecchiarino (Responsabile Uil Firenze). I tre sindacalisti, a seguito dell’uscita del DPCM del 22 marzo 2020 che individua le attività economiche non essenziali che dovranno sospendere la produzione per far fronte al diffondersi del virus Covid-19 nella provincia di Firenze, hanno aperto un confronto con il sindaco della Città Metropolitana e il Prefetto di Firenze. Questo il report degli incontri di oggi con sindaco e prefetto stilato da Galgani, Pistonina e Vecchiarino: “Negli incontri che…

- di Redazione

Decreto del 22 marzo, le chiusure del manifatturiero e dei servizi alle imprese nell’area Lucca, Pistoia e Prato secondo Confindustria

Nell’area di riferimento di Confindustria Toscana Nord – le province di Lucca, Pistoia e Prato – gli effetti del decreto del 22 marzo sulla chiusura delle fabbriche si faranno sentire con grande intensità. Da un calcolo del Centro studi di Confindustria Toscana Nord emerge che, limitandosi al manifatturiero, le imprese classificate come essenziali e che quindi sono autorizzate a rimanere aperte nel complesso delle tre province saranno il 24% del totale, corrispondente al 31% degli addetti. La percentuale emerge dall’analisi dei codici Ateco (la classificazione ufficiale delle imprese in base alle loro specializzazioni produttive), che costituiscono il discrimine fissato dal decreto per stabilire chi può rimanere aperto e chi invece dovrà chiudere. E’ possibile che la percentuale effettiva delle imprese che rimarranno aperte sia a regime leggermente più alta: il decreto prevede la procedura della comunicazione al prefetto da parte delle imprese incluse nelle filiere a servizio dei settori indicati come essenziali, imprese che quindi, attraverso questa dichiarazione, sono equiparate…

- di Redazione

Arruolamento nella Guardia di Finanza. Pubblicato il bando

LUCCA – Sulla Gazzetta Ufficiale – IV Serie Speciale n. 18 del 3 marzo 2020 – è stato pubblicato il bando di concorso, per titoli ed esami, per l’ammissione al 92° corso presso la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza di: a) 860 allievi marescialli del contingente ordinario; b) n. 70 allievi marescialli del contingente di mare. Al concorso possono partecipare i cittadini italiani, anche se già alle armi che: – alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda, abbiano compiuto il 17° anno di età e non superato il giorno di compimento del 26° anno di età; – abbiano, se minorenni alla data di presentazione della domanda, il consenso dei genitori o del genitore esercente in via esclusiva la potestà o del tutore per contrarre l’arruolamento volontario nella Guardia di Finanza; – siano in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione ai corsi di laurea previsti dalle Università…

- di Redazione

COVID-19: misure restrittive. Le attività produttive industriali e commerciali sospese. Se vuoi verificare i Codici Ateco della tua impresa contatta la Camera di Commercio di Lucca

LUCCA – Molte attività produttive industriali e commerciali sono state sospese a seguito dell’entrata in vigore delle ulteriori misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicate sull’intero territorio nazionale adottate con il Dpcm 22 marzo 2020.   “Le disposizioni del decreto producono effetto dalla data del 23/3/2020 e sono efficaci fino al 3/4/2020. Le stesse si applicano, cumulativamente a quelle di cui al decreto del Presidente del Consiglio 11/3/2020 nonché a quelle previste dall’ordinanza del Ministro della Salute del 20/3/20 i cui termini di efficacia, già fissati al 25 marzo 2020, sono entrambi prorogati al 3 aprile 2020”, si legge nel testo. A seguito del provvedimento del Governo restano aperte solo le attività produttive industriali e commerciali indicate nell’Allegato 1 del decreto. Le aziende che vogliono conoscere il codice Ateco della propria impresa possono consultare: il Cassetto digitale, servizio on line della Camera di Commercio – www.lu.camcom.it inviare una mail a registro.imprese@lu.camcom.it contattare telefonicamente gli sportelli…

- di Redazione

Chiusura fabbriche. Il Sistema confindustriale toscano chiede chiarezza ed esprime esigenze prioritarie per le imprese della regione 

FIRENZE – Il sistema confindustriale toscano, consapevole della gravità della situazione e con grande senso di responsabilità verso il Paese e verso la sicurezza dei propri collaboratori, chiede chiarezza sulle disposizioni annunciate ieri sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, vista anche la preoccupante insufficienza delle informazioni a distanza di molte ore dall’annuncio del decreto; le imprese toscane sottolineano, inoltre, alcune esigenze prioritarie del sistema produttivo per evitare il rischio che la situazione generi conseguenze irreversibili per la futura prosecuzione dell’attività. Le imprese toscane chiedono, anzitutto, tempi tecnici adeguati per chiudere o terminare le lavorazioni in corso, rinviando l’entrata in vigore del decreto di almeno 72 ore. Chiedono, inoltre, assoluta chiarezza sulle aziende che, pure se non espressamente inserite nella lista dei codici Ateco anticipata dai giornali, possano proseguire la loro attività perché funzionale alla continuità e al buon funzionamento di quelle ritenute essenziali. In ogni caso, che le aziende che devono rimanere aperte non siano individuate solo in base ai codici Ateco, ma sulla base anche delle esigenze delle rispettive filiere, anche…

- di Redazione

Coronavirus, settore ovicaprino in ginocchio: “Canali di vendita chiusi, ma la produzione non può fermarsi”

GROSSETO –  “Tutti i nostri canali di vendita sono fermi: ristorazione, turismo, enoteche, mercati. Le vendite sono ferme, ma la produzione continua così come i costi: gli animali non si possono fermare, vanno nutriti e continuano a fare latte, e questo porta a un esubero di prodotti.” Così Angela Saba, Presidente della sezione regionale prodotto Ovicaprini di Confagricoltura Toscana spiega la situazione di crisi del settore. “La vendita diretta è bloccata perché la gente non si può muovere: possiamo stare aperti, ma in questo momento le persone si rivolgono alla grande distribuzione. Per quanto riguarda la trasformazione del latte, siamo costretti a stivare i prodotti, ma non possiamo continuare in eterno, prima o poi lo spazio disponibile si esaurisce. Per la distribuzione del latte non è garantito il ritiro, le vendite sono crollate. Anche il mercato dell’agnello pasquale è fermo, gli animali aumentano e di conseguenza anche i costi per nutrirli. Si è fermato tutto nel periodo di maggior produzione,…

- di Redazione

Coldiretti Toscana, Spesa Amica a casa; agricoltura no stopper garantire il Made in Italy

FIRENZE – Il valore della filiera corta prende vigore proprio nel periodo di crisi causata dall’emergenza Coronavirus, con gli agricoltori e gli allevatori pronti a consegnare a casa la spesa ai consumatori toscani. E’ quanto riferisce Coldiretti Toscana che sta raccogliendo la disponibilità degli agricoltori a consegnare a domicilio i prodotti delle campagne, delle stalle e della cantine ai cittadini che devono restare a casa per i limiti imposti alla movimentazione. “La nostra straordinaria rete di imprese agricole non si ferma, perché vuole garantire il cibo made in Italy ai consumatori, anche ai tempi del coronavirus. E’ l’ennesima testimonianza di quanto sia importante la multifunzionalità in agricoltura grazie alla quale i nostri agricoltori sono al servizio del territorio e dei cittadini a 360 gradi”, dice Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana. L’approvvigionamento alimentare – sottolinea la Coldiretti – è assicurato in Toscana grazie al lavoro di oltre 40mila aziende agricole e stalle, più di 2mila imprese di lavorazione alimentare e…

- di Redazione

Coronavirus, KME assicura i dipendenti

FIRENZE – Come rende noto un comunicato stampa, il Gruppo KME ha stipulato un’assicurazione per tutti i propri dipendenti in Italia finalizzata a coprire i rischi da Corona Virus. “La copertura assicurativa che interessa circa 1.100 dipendenti – spiega il comunicato – consiste in un’indennità in caso di ricovero causato da infezione, un’indennità da convalescenza e un pacchetto di assistenza post ricovero per gestire al meglio il recupero della salute e la gestione familiare”.

- di Redazione

Rossi (FIOM): “Anche i lavoratori metalmeccanici vorrebbero poter restare a casa”

LUCCA . “ Iorestoacasa “: è giusto e auspicabile. Ma tutti dovrebbero essere messi in condizione di poterlo fare. Anche i lavoratori dell’industria. Il clima che si respira tra i lavoratori metalmeccanici della nostra Provincia è di fortissima preoccupazione, riceviamo decine e decine di telefonate ogni giorno, c’è costante attesa sulle decisioni che verranno prese, si ha letteralmente paura. Si sono già  verificati casi di contagi e di quarantena ( anche se in poche aziende, fortunatamente ). Generalmente le Aziende, a partire dalle più grandi, stanno adeguandosi alle misure di precauzione previste e il ricorso allo smart working si sta diffondendo là dove è possibile. Questo, però,  non basta e in alcune realtà non potrebbe essere applicato. Non solo la convivenza in fabbrica o negli uffici può essere un rischio, c’è anche il fatto che molti utilizzano o sono costretti ad utilizzare i mezzi pubblici. Il provvedimento annunciato ieri sera dal Governo è giusto ma parziale. Anche l’industria doveva essere…