Un progetto da sostenere: recuperare il parco e gli impianti sportivi del Conservatorio

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BARGA – Il conservatorio Santa Elisabetta ha ospitato fino a non molti decenni fa le suore Giuseppine e prima ancora è stato un frequentato educandato femminile prima di essere stato anche Istituto Magistrale nel 1938. La sua storia è antica, nacque come antico convento delle Clarisse e divenne Conservatorio alla fine del secolo XVIII; al suo interno sono conservati ancora preziosi tesori artistici – come  la pala robbiana policroma che si trova nella chiesa di Santa Elisabetta –  ed architettonici. Testimonianza di un passato importante e della storia di questo luogo che il nuovo consiglio di amministrazione retto ora da Mario Notini, vorrebbe valorizzare e proteggere; anche dall’incuria del tempo e dall’abbandono. E’ il caso dell’operazione che è partita in queste settimane e che mira al recupero degli impianti sportivi che sorgono nel bellissimo parco del conservatorio che oggi ospita anche la RSA Belvedere, ma che ha tra le sue dotazioni, una bellissima e, da diversi anni abbandonata a se stessa, area esterna con impianto da basket e campo da tennis in asfalto, pista di pattinaggio e spogliatoio. Sono decenni che gli impianti sportivi del Conservatorio sono chiusi ed inutilizzati. Quello che non ha fatto il passare del tempo, la crescita della vegetazione ed il maltempo lo hanno fatto i vandali che hanno arrecato danni importanti anche agli edifici, tra cui gli spogliatoi, ma anche alla piccola e graziosa cappellina che sovrasta i due campi da gioco; campi dai quali si ammira una vista spettacolare su Latriani ed anche sul Duomo di Barga.

Recuperare questi luoghi è l’obiettivo a cui punta la Fondazione che si avvale della preziosa collaborazione del Gruppo Sportivo dei Gatti Randagi. Da questa unità di intenti  è nata l’idea di recuperare questi luoghi e tornare a farli essere luogo di aggregazione per lo sport e luogo di rivitalizzazione anche del conservatorio e del centro storico. Luoghi aperti a tutti e fruibili a tutti, barghigiani e visitatori.

E’ stato siglato così un comodato d’uso gratuito tra la Fondazione e i “Gatti”  con l’obiettivo del recupero degli impianti e della manutenzione di questa area.

I primi lavori sono già iniziati, ma ci vorrà tanto, tanto impegno e ci vorranno anche aiuti, contributi, sponsorizzazioni, forza lavoro di tutti i volontari che vorranno contribuire a salvare dall’oblio e dall’abbandono totale questi luoghi.

Di soldi a disposizione per ora ce ne sono pochi e di cose da fare (e di spese da sostenere) ce ne sono tante. Sono stati richiesti anche alcuni preventivi ed una delle spese importanti sarà il recupero degli spogliatoi, ma anche la ripavimentazione del campo da tennis. e da qui l’appello che viene dai Gatti Randagi, tramite Riccardo Fabbri, che si rivolgono a tutti coloro che amano Barga e vogliono vederla viva e attiva bella; che hanno la volontà di contribuire a recuperare luoghi bellissimi come lo sono gli impianti del conservatorio. Si cercherà di accedere a bandi, di ricercare sponsor, di ricever aiuto dalle ditte, di ottenere aiuti in denaro e anche in opere dalla gente, perché ognuno può fare la sua parte. E’ un bel progetto e merita attenzione ed aiuto quello di Fondazione e Gatti Randagi

Il primo obiettivo, forse già dalla prossima estate, è recuperare intanto il campo da basket, quello messo meglio, per i quale i Gatti hanno anche ricevuto una donazione per installare tabelloni dei canestri.  Ma di strada da fare ce ne sarà poi tanta. Tutti coloro che condividono questo impegno sono pregati di contattare o la Fondazione Conservatorio nella persona di Mario Notini o i Gatti Randagi nella persona di Riccardo Fabbri.

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