Vittorini a Parigi. Un nuovo primato per la collezione di Barga

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BARGA – La recente scoperta, di un quadro del periodo “parigino”, di Umberto Vittorini, rappresenta una svolta importante nella narrazione della sua lunga attività artistica. Solamente in una brochure degli anni Sessanta, purtroppo priva di immagini, relativa a una mostra presso la Galleria Macchi di Pisa, nell’elenco delle opere, si accenna a un quadro iscrivibile a questo periodo. Opere talmente rare da reperire che, alcuni critici d’arte, avevano messo in dubbio, che il Vittorini si fosse realmente recato in quella città, tappa fondamentale per molti artisti di fama. Verificata la presenza del fratello, Nello, in Francia, dal 1927 al 1939, è su tale periodo che si sono concentrate le ricerche. Nel 2005, in una importante asta nazionale, era stato battuto, un quadro di Vittorini, datato 1930, dal titolo “Montmartre-Parigi”, ma da allora irreperibile in qualche collezione privata. L’immagine relativa, seppure non di grande risoluzione, insieme a quella di centinaia di opere, passate in asta, o visionate nel tempo, oggi è presente nell’archivio della Collezione Vittorini Barga.
Questa catalogazione, è importantissima, oltre che per documentare le vicende artistiche di Vittorini, anche per identificarne le opere, dare la giusta collocazione temporale, laddove l’artista ha omesso date o titoli dell’opera in esame. Una delle particolarità del Vittorini, tra le due guerre mondiali, ed è riscontrabile in diverse opere, era il ripetere il medesimo soggetto, magari di dimensioni o supporti diversi, come tela, tavola o cartone, ma con una fedeltà di riproduzione impressionante. Ecco allora, che, durante la perizia di un quadro, che riporta solo la firma dell’artista, all’apparenza “difficile”, perché ad una prima lettura superficiale, anche per l’occhio più allenato, non vi è l’immediata percezione del collegamento con le opere del Vittorini, se non per alcuni particolari dettagli, l’archivio delle opere è stato di fondamentale aiuto. Stile, panoramica, sfondo, posizionamento delle figure, proporzioni, tutto coincide con il quadro “Montmartre – Parigi”. È dunque a tutti gli effetti, una visione del famoso quartiere parigino, frequentato dagli artisti, che Vittorini ha voluto immortalare su tela, negli anni Trenta. Ovviamente, visto che, uno degli scopi principali della Collezione Vittorini Barga, è quello di documentare e fare conoscere le vicende storico-artistiche di Vittorini, si è proceduto all’acquisizione del quadro, da oggi esposto in collezione, così da riuscire per la prima volta a rendere fruibile, a pubblico e critica, quella che è a tutti gli effetti, per quanto concerne Vittorini, una scoperta eccezionale. Si può disquisire sulla qualità dell’opera, ma non certo sulla sua valenza storica.
Alla raccolta delle “acqueforti”, unica nel suo genere per numero di opere, si aggiunge questa nuova importante acquisizione all’interno delpercorso della mostra permanente, che racconta le vicende di un protagonista dell’arte del Novecento.

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