Per una nuova cultura ecologica. A Fornaci Max Strata e il suo ultimo libro

-

FORNACI  – Il Gruppo di Acquisto Solidale (G.A.S.) della Valle del Serchio, che si ritrova tutti i giovedì dalle 17,30 alle 19,00 nella sede del circolino di Fornaci 2.0 (nella ex Scuola Elementare di Fornaci di Barga, in Piazza IV novembre), non è solo acquisto collettivo di ottimo cibo prodotto dalle nostre terre, non è solo sostegno alla piccola agricoltura contadina e ai piccoli allevatori, che lottano per continuare ad esistere davanti a un sistema che tende a privilegiare i grandi produttori. Il GAS di Fornaci di Barga, come tutti i mille GAS di Italia, è soprattutto un modo per diffondere una nuova cultura, una cultura che si sta espandendo, basata sulla convivialità e sullo spirito di collaborazione, su un cibo sano e locale alla portata di tutti, sul senso di appartenenza a una terra, sull’aiuto reciproco fra contadini, pastori e “mangiatori”, sul recupero del senso di interconnessione con la natura.

Ecco perché, in collaborazione con “Gli Incartati – Fornaci 2.0” e con “Osservatorio Rifiuti Zero” del Comune di Barga, sabato 27 maggio abbiamo chiamato lo scrittore Max Strata nella stessa sede dove ci incontriamo tutti i giovedì per la distribuzione dei prodotti, per dialogare con lui sul suo ultimo libro, “Verso Occidente”, un romanzo importante, avvincente, che affronta i più scottanti temi ecologici, ed assolutamente adatto, come lettura, agli adolescenti di oggi.

Spesso si leggono i libri per evadere, per rilassarsi e non pensare. E invece ecco un libro (finalmente!) che ci fa saltar giù dal divano e pensare: cavolo, devo far qualcosa pure io. Perché questo libro – che si legge benissimo e senza fiato, perché da un capitolo all’altro ci trascina a fare il giro del mondo, e del mondo ci mostra e ci svela la commovente bellezza, ma anche ogni piaga e minaccia contro la natura e contro l’umanità – questo libro è un intenso viaggio dentro il presente in cui viviamo, un viaggio di consapevolezza. Così chiunque lo legga – che sia gente matura e navigata, oppure i giovani (a cui è consigliatissimo!) che potranno usarlo come viatico per aprire gli occhi sul mondo – chiunque lo legga ne avrà una scarica elettrica. Sia perché la storia ci prende e ci emoziona: la storia di un giovane, un fotoreporter del National Geographic, che di viaggio in viaggio – e soprattutto di incontro in incontro: con uno sciamano aborigeno, un maestro spirituale, un vecchio lupo di mare che solo a lui confida la sua filosofia di vita – questo giovane inglese attraverso le pagine si confronta coi dilemmi del mondo che lo circonda (che ci circonda!) maturando una sempre più acuta coscienza dell’emergenza in cui l’umanità si dibatte. E perciò pure noi, attraverso il suo sguardo armato di macchina fotografica, ci troviamo a contemplare assieme alle foreste vibranti di vita, anche i paesaggi annientati dalla siccità, gli incendi divoranti che non si spengono mai, le rabbie e le disperazioni di chi non vuole soccombere al disastro, ma anche le parole di saggezza di chi non si lascia soggiogare e resiste, le speranze costudite nei sogni e nelle antiche sapienze degli “uomini e donne della luce”. Così anche noi, in questo viaggio attraverso il selvaggio Borneo, una Parigi in rivolta, il fiume Mekong meraviglioso e avvelenato, un’Australia mitologica e morente, l’India favolosa e straziata da epidemie e guerre, fino all’incanto di una remota isola scozzese – dove il fotografo, infine, proteggerà l’amore dalle intemperie del mondo – anche noi, in questo viaggio, ci poniamo dubbi radicali, domande impellenti, dolorose inquietudini; e se il libro non dà risposte, getta molti semi: semi che potremo seminare e raccogliere soltanto insieme.

Annamaria Botti, Angela Masotti, Elena Bertoli, Francesca Romagnoli, Sara Giovannetti

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.