Don Cola, il nuovo angelo delle comunità della montagna

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TIGLIO – Un grande vuoto e tanto sconforto pervade la comunità dei credenti del Vicariato di Barga, Don Giuseppe Cola è salito alla Casa del Padre. La comunità parrocchiale di Tiglio, Pegnana e Renaio  attraverso le colonne di questo giornale vuole ricordarlo e dargli un ultimo saluto di commiato.

Dopo tanti anni di servizio sacerdotale e una vita impeccabile, il Signore ti ha chiamato a Sè.  Siamo tristi, lo sai, fai parte delle nostre famiglie; per noi sei un’autentica figura di riferimento: mai sopra le righe e sempre dedito all’ascolto, un sacerdote concreto ed esemplare di cui sarà difficile fare a meno. Anni fa nel tuo libro ci raccontasti che la tua vocazione era nata nella semplicità  “da ragazzo portavo le mucche a pascolare, nei prati del Frascone. Mentre gli animali mangiavano, dato che portavo con me qualche libro, spesso anche la bibbia , mi sedevo a leggere sotto  un albero o lungo il fiume, era un piacere stare immerso nella natura e ascoltare il gorgoglio dell’acqua. Immerso in quella quiete pregavo e proprio in quei momenti nacque la mia vocazione sacerdotale“.   Non hai mai perso la tua fede, hai sempre tenuto in te quell’ essenzialità del fanciullo che pregava Dio lungo il torrente, la semplicità nella  tua vita e nel servizio sacerdotale sono sempre stati tratti  imprescindibili durante tutto il cammino.

Per noi la chiesa vicina ai fedeli, aperta alle “periferie esistenziali” che vuole Papa Francesco esisteva già da tempo incarnata  dalla tua figura Don Giuseppe; la tua semplicità  si faceva forza della tua capacità di racchiudere in poche frasi un contenuto teologico profondo, nelle tue frasi abbondavano  parole come bene, amore, speranza e aiuto. Nonostante ciò ,alle parole hai sempre preferito testimoniare il Vangelo con l’esempio, con la vicinanza  e l’annuncio della Parola di Dio.

Oltre alla vita sacerdotale dal 1956 avevi insegnato religione nella scuola della S.M.I. , spostandoti poi alle scuole Medie di Barga e alle Magistrali. Molti dei tuoi alunni ci chiedevano  spesso di  salutarti e insistevano sul fatto che fossimo fortunati ad avere un parroco così speciale; ma questo i tuoi parrocchiani di Renaio, Tiglio e Pegnana lo sapevano bene,conoscevamo profondamente che persona speciale fossi.

Caro Don Cola lo sappiamo che non sei scomparso ma che sei  semplicemente andato a ricevere il giusto posto accanto a Dio per una vita serena, vissuta con una fede profonda che dialogava ogni giorno  con il tuo essere e con il tuo fare. Cosa ci vuoi fare? Ci manchi e ci mancherai…Crediamo che sarai già a passeggiare a piedi nudi sui bianchi arenili della città celeste, vestito con  la tua tunica nera  e l’immancabile cappellino.

Nel cuore abbiamo la certezza che da oggi avremo nelle immense schiere celesti un nuovo angelo custode che ci ha conosciuto in vita sia nel profondo delle nostre pochezze e nella magnificenza dei nostri pregi. Con tutti questi elogi diventeresti rosso caro Don Cola e ci liquideresti dicendo che siamo esagerati, ma di te nessuno nemmeno sforzandosi avrebbe potuto scrivere qualcosa di brutto. Questo non è un addio Don Giuseppe ma un semplice e sentito arrivederci! perchè vivi e vivrai sempre nelle nostre memorie… un giorno  ci ritroveremo ancora nella Casa del Signore a fare una bellissima chiacchierata tutti insieme.

Un grande abbraccio.

La comunità parrocchiale di Tiglio, Pegnana e Renaio

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