Parte la prima fase dello studio sulla prevalenza dell’endometriosi nella popolazione femminile del Comune di Barga

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BARGA – Il 14 marzo alle ore 18:00 presso la Sala Consiliare del Comune di Barga sarà presentata la prima fase dello studio “Prevalenza e distribuzione spaziale dell’endometriosi in Italia a partire dai dati amministrativi e da una ricerca attiva realizzata attraverso un processo di screening multistadio”. Saranno presenti Caterina Campani, Sindaca del Comune di Barga e il responsabile scientifico dello studio prof. Annibale Biggeri dell’Università di Padova.
L’intero studio si svolgerà da marzo 2023 a giugno 2024. È un’indagine locale che fa parte di uno studio nazionale coordinato dalla unità di Epidemiologia Clinica e Ricerca sui Servizi Sanitari dell’Istituto scientifico materno infantile Burlo Garofolo di Trieste (Friuli-Venezia Giulia).
“È importante che tutte le donne maggiorenni di età fertile residenti o domiciliate nel Comune di Barga partecipino allo studio, indipendentemente dal fatto che manifestino disturbi o dolori riconducibili all’endometriosi” commenta la sindaca Campani.
L’endometriosi è una malattia cronica, potenzialmente invalidante, caratterizzata dalla presenza all’esterno dell’utero di endometrio, cioè la mucosa che normalmente riveste la cavità uterina. È caratterizzata da dolore molto intenso durante il periodo mestruale e premestruale, dolore durante i rapporti sessuali, stanchezza fisica cronica e infertilità.
“Ancora oggi – evidenzia il prof. Biggeri – spesso la malattia dell’endometriosi non viene riconosciuta. È pertanto rilevante raccogliere più dati possibili così da riuscire a descrivere in modo preciso i sintomi di tale malattia e la sua reale diffusione”.
I risultati dello studio contribuiranno a fornire utili informazioni ai fini della salute pubblica. “La mancanza di dati affidabili sulla frequenza di endometriosi – continua il prof. Biggeri – porta a effetti negativi a livello epidemiologico (i fenomeni non misurati possono essere ignorati, sottostimati o sopravvalutati) e a livello clinico (conoscenze insufficienti, diagnosi e trattamenti ritardati). Inoltre, le donne che partecipano ricevono un immediato beneficio individuale con l’acquisire informazioni sulla propria condizione di salute in riferimento all’eventuale presenza di sintomi o segni suggestivi di endometriosi”.

 

Oggi parte la prima fase dello studio!
Nella prima fase le donne che vogliono partecipare devono collegarsi al link ariadiricerca.it/endometriosi (oppure inquadrare con lo smartphone il QR Code qui sopra), dare il consenso a partecipare e poi rispondere a sei semplici domande sull’eventuale presenza di sintomi suggestivi di endometriosi.
Terminata la compilazione, si potrà scegliere se acconsentire ad essere contattate per ricevere informazioni sulla seconda fase dello studio.
Chi ha scelto di essere contattata riceverà dettagliate informazioni sulla seconda fase dello studio. Chi darà il consenso a partecipare anche alla seconda fase effettuerà una visita ginecologica e un’ecografia, compilerà un questionario sulla propria storia residenziale e lavorativa e su alcune abitudini personali (ad esempio, quella al fumo di sigaretta o al consumo di alcol), e fornirà un campione di sangue e un campione di urine.
“La partecipazione è libera e volontaria – sottolinea il prof. Biggeri – e tutti i dati personali e i campioni biologici forniti saranno trattati nel rispetto del principio di confidenzialità e delle norme sulla privacy.”
Lo studio è stato approvato dal Comitato etico dell’area vasta NordOvest ed è finanziato dal Ministero della salute, Bando per la ricerca finalizzata RF_2018-12367534.
Informazioni più dettagliate sulla prima fase sono presenti al link ariadiricerca.it/endometriosi e saranno illustrate nell’evento del 14 marzo.

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