Torna il presepe vivente di Barga. Appuntamento la sera del 23 dicembre. Sono 37 gli anni della manifestazione

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BARGA – La prima edizione del presepe vivente di Barga è del 23 dicembre del 1985.

Proprio come adesso, il giorno non è mai cambiato, il presepe vivente di Barga si svolse nella sera dell’antivigilia di Natale. Ad organizzarla diverse associazioni paesane, ma ricordiamo tra i principali fautori, tra gli altri, Francesco Pinelli, Paola Pia, Roberta Carradini, Donatella Nardini, Riccardo Bertagni, Luana Lucchesi, Franco Barsanti…

Come raccontano le cronache del giornale di Barga del gennaio 1986, fu una grande sorpresa la prima edizione del presepe vivente di Barga anche perché non solo a Barga ma in Valle del Serchio non si era mai visto niente del genere. Una formula mai presentata che riproponeva, nella stupenda cornice del centro storico di Barga, interamente trasformato in un grande presepe a cielo aperto, centinaia di antichi mestieri, dal falegname, al segantino, dal battiferro allo stagnino, dal ciabattino, all’ombrellaio, all’arrotino, alle tessitrici, alle lavandaie, alle filatrici e tanti e tanti altri ancora

Mestieri che a Barga c’erano stati fino a non molti decenni prima e che per una sera permettevano di fare un tuffo nel passato, come un tuffo nel passato lo fecero fare la riapertura di tanti fondi del centro storico chiusi, un tempo botteghe, rimesse, magazzini, per ospitare le varie rappresentazioni.

Centinaia, forse più di duecento, i figuranti, per una prima edizione che fu caratterizzata da un grande successo di pubblico, da meraviglia e da tanti consensi. Dopo le ventidue l’arrivo della Sacra Famiglia per la sacra rappresentazione della natività con la capanna di Betlemme allestita però in quella prima edizione sotto la Loggia del Capretz ed annunciata dal suono del doppio delle campane di Barga e da un razzo luminoso lanciato dal campanile a mo’ di stella cometa.

Così è cambiato da allora? La formula è sempre quella, nonostante siano passati 37 anni, anche se non c’è più la meraviglia di quelle prime edizioni che ebbero un tale successo, tanto era innovativo l’evento,  che anche la Rai negli anni successivi se ne occupò in una puntata di Unomattina, con una diretta speciale.

Nel 2022 sicuramente non c’è più una meraviglia di una manifestazione che ora, con la stessa formula, si svolge in decine di paesi della Valle e della provincia. Eppure, nonostante tutto, nonostante anche il mutare dei tempi ed il venir meno via, via di tanti figuranti storici, il fascino del presepe vivente di Barga è rimasto immutato, anche se la manifestazione, pur rispettando lo stesso canovaccio, è cambiata un po’ nei percorsi e nei partecipanti.

Le ultime due edizioni sono state anche fortemente ridimensionate dal covid che impose una manifestazione molto contenuta e con poco spazio per il pubblico, ma quest’anno quanto meno non ci saranno particolari limitazioni ed i figuranti non saranno un esercito, ma comunque sono assai numerosi. Ad occuparsi della manifestazione ancora tante realtà paesane ed associazioni che hanno avuto quest’anno il coordinamento in particolare di Maresa Andreotti, Filippo Lunardi e Beatrice Balducci del comune di Barga. Non c’è più il coordinatore Enrico Cosimini che a sua volta dal 1994 sostituì il gruppo fondatore del presepe vivente. Ha deciso di andare in “pensione” anche se ci sarà pure lui a dare una mano.

Il percorso, venerdì 23 dicembre, sarà realizzato nella zona di Barga vecchia che va da Porta Reale a via delle Mura, per poi ridiscendere in via del Pretorio e da qui salire in Duomo. Si inizia alle 20. Lungo il tracciato i figuranti con i loro antichi mestieri. Tutti in attesa del passaggio della sacra famiglia che verso le 10 arriverà da Barga Giardino, risalendo il Pontevecchio, via di Borgo, via di Mezzo per arrivare poi a Porta Reale ed entrare nel “presepe vivente”.

Poi l’arrivo in Duomo dove ci sarà la scena della natività che sarà, come è sempre stato dal 1985, annunciata dal doppio dei campanari di Barga e dal razzo luminoso. Sarà il segnale anche per l’arrivo dei Re Magi che questa volta – è la prima volta che succede forse in tutta la provincia di Lucca e forse anche oltre – arriveranno accompagnati anche da due cammelli.

Sono 37 anni per il presepe vivente di Barga, ma per chi avrà la fortuna e la voglia di salire a Barga venerdì sera, lo spettacolo, pur nel mutare dei tempi, e soprattutto, l’emozione ed il fascino, sono assicurati.

Commenti

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  1. Nonostante 37 anni trascorsi, è ancora una manifestazione che mette i brividi…….

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