A Barga l’arte non finisce mai. Ecco la mostra di Dariush, Yoo Myung Hwa, Ennio Manfredi

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BARGA – Una bella mostra quella che sta per essere inaugurata nei locali della Galleria Comunale di Via di Borgo, gestista da due illuminate ed attive artiste quali sono Giorgia Madiai e Kerry Bell.

Sabato 15 ottobre inaugura “Io sono poesia” con le opere di tre interessanti e notevoli artisti: Dariush, Yoo Myung Hwa, Ennio Manfredi.

La mostra, curata da Gian Guido M. Grassi, inaugura sabato alle 18, arricchita da una performance musicale di Nancy Parra e rimarrà aperta sino al 13 novembre, inaugurando di fatto l’impegno di Giorgia e Kerry di tenere aperta la galleria anche nei cosiddetti “periodi morti”, turisticamente parlando. Offrendo comunque a Barga quella vivacità culturale ed artistica che in autunno ed inverno si viene invece a perdere in un luogo che invece è fatto per arte e cultura.

Come ci spiegano le organizzatrici: “I dipinti di Dariush, i bassorilievi in carta di Yoo Myung Hwa e gli strumenti etnici di Ennio Manfredi ci guideranno in un viaggio introspettivo nelle terre di Oriente alla ricerca dei nostri archetipi… qui nascono i suoni, ammiriamo le geometrie dei ricami e incontriamo personaggi illuminati dalla luna: musica, disegno e colore creano una scenografia e ci ritroviamo all’interno di una storia da Le Mille e una notte.

La mostra unisce in un percorso espositivo omogeneo opere pittoriche, lavori su carta e strumenti musicali, che rievocano atmosfere lontane nel tempo e nello spazio… un’atmosfera coniugata in un tempo imperfetto, quello dell’ottativo, dell’auspicio, della riflessione: il tempo della poesia”

L’Arte di Dariush ha un sapore esoterico e un senso di mistero; rivela il gusto di un moderno filosofo che non ha dimenticato Zaratustra, erede e interprete nell’era moderna dell’arte alchemica di trasmutazione e purificazione spirituale della materia; nelle sue opere sono spesso inserite come solevano fare i cronisti medievali iscrizioni simboliche, numerazioni e brani poetici in lingua francese e persiana che aggiungono una nota d’incanto evocativo arcaico, quadri – poema che spesso si espandono con intima musicalità su preziose cornici quasi a oltrepassare i limiti dell’opera, a uscire dal quadro per coinvolgere in modo intrigante l’osservatore, continuare il racconto …”

Da giovane Yoo Myung Hwa voleva diventare una pianista…. i suoi suoi lavori in carta piegata rievocano gli spariti; c’è una musicalità naturale del colore: le optical vibrazioni cromatiche sono variazioni, la tonalità del colore richiama la scala delle note, un pentagramma visivo che inserisce nella tradizione del grande astrattismo del ‘900, da Veronesi a Kandinskij.

Il marito Ennio raccoglie e lui stesso costruisce antichi strumenti musicali, viole, violini cinesi, strumenti a una, due, tre corde. Il rebab è uno strumento ad arco che si ritiene sia nato in Afghanistan intorno all’VIII secolo; e da lì si è diffuso in oriente e, grazie alle conquiste degli arabi, nel Maghreb e nel bacino del Mediterraneo… da questo strumento sembra essere poi nato il violino.

In occasione dell’opening, come detto, Nancy Parra suonerà una selezione di musiche della tradizione orientale; un viaggio nel folklore dei paesi da cui arrivano gli artisti in mostra.

La mostra, organizzata insieme all’Associazione Start – Open your eyes e con il patrocinio del Comune di Barga, rientra nella più ampia agenda “In comune”: un progetto ideato come detto da Giorgia Madiai e Kerry Bell che mira a creare una comunità artistica invitando a partecipare gli artisti e i creativi che vivono e sono legati alla Valle del Serchio e alla Garfagnana.

 

DARIUSH | Il piccolo grande uomo venuto dalla Persia
Dariush T. Mohajer, nato a Teheran nel 1944, originario del Caucaso, figlio e nipote di generali dello Scià, pittore, scrittore, poeta, incisore, illustratore, laureato in Arti Decorative e Disegno di Interni a Teheran e in Architettura a Firenze, è riuscito a creare un personalissimo stile pittorico, immediatamente riconoscibile, ove l’impronta figurativa si arricchisce di un simbolismo di derivazione orientale impreziosito da raffinati richiami Liberty e stemperato con la misura e il garbo tipici della tradizione toscana.
L’arrivo a Lucca negli Anni Settanta di questo giovane figlio della tradizione artistica persiana, di nome regale e aspetto rivoluzionario, non è una banale coincidenza; poche città avrebbero potuto offrire ospitalità a un artista fuoriuscito dal suo paese e che aveva rifiutato allettanti proposte commerciali per seguire la vocazione di nomade inquieto che appare e scompare come una rondine al seguir delle stagioni; è qui che Dariush, “citoyen du monde”, ha lavorato per molti anni presso l’antico laboratorio litografico di Giuliano Angeli; nelle immagini della figlia Lea, sempre uguali e sempre diverse come le ninfee di Monet, si è realizzata una mirabile sintesi fra Oriente e Occidente, mistero e ragione, sogno e realtà.
YOO MYUNG HWA| Nata a mito, uno spartito musicale di carta e colore
Myung Hwa Yoo, nasce a Mito (Ibaraki) Giappone da genitori Coreani.
All’età di 10 anni, dal 1979 al 1988 studia privatamente da un artista locale disegno e pittura e frequenta l’accademia di Belle Arti di Mito.
Dal 1988 al 1990 frequenta Suido Bata Academy of Fine Arts a Tokyo. Nel 1990 si trasferisce a Londra per studiare Belle Arti al Goldsmiths College di Londra, dove studia arte concettuale con Julian Opie e Michael Craig-Martin e consegue la laurea nel 1994.
Nel 1995 è stata selezionata per Call for New Artists organizzato da Olympus a Londra.
Lo stesso anno si trasferisce con la famiglia a Parigi e lavora nel mondo della moda per quasi un anno.
Dal 1997 vive e lavora a Bagni di Lucca. Ha realizzato diverse mostre a Lucca.
Dal 2003 a oggi insegna arte contemporanea per bambini in diverse scuole primarie internazionali a Lucca e Pisa.
Dal 2020 crea opere astratte che mostrano immagini diverse a seconda dell’angolo di osservazione, accompagnate da dislivelli, luci e ombre. Alcune opere sono state vendute a collezionisti privati.
Nel 2022 fonda il negozio online Fierymane.com come attività di promozione della vendita di artisti, artigiani e designer che operano in Toscana.
ENNIO MANFREDI |Un viaggio alle origini degli strumenti ad arco
Ennio Manfredi, liutaio artigiano, viene da una famiglia di fabbri artigiani e risiede dal 1997 a Bagni di Lucca. Ha lavorato in Italia, Francia ed Inghilterra nel settore costruzioni e realizzazioni artistiche in metallo. Durante il lungo soggiorno a Parigi ha frequentato i laboratori artistici “Les Frigos” collaborando con un artista italiano. In Italia si riaccende negli ultimi anni la passione per la musica e comincia una produzione artigianale di strumenti musicali a percussione. Nel 2020 si apre una nuova finestra sul campo degli strumenti musicali con un grande lavoro di ricerca e sperimentazione del più antico degli strumenti ad arco: il Rebab.
Gli strumenti presentati fanno parte di una grande collezione e sono riedizioni in chiave moderna di antichi strumenti ad arco di varie culture.
NANCY AVILA PARRA | Violinista
Nancy Parra Avila, ha iniziato i suoi studi musicali all’Università della Musica di Guadalajara , in 2015 ha fatto il Artist Diploma della San Francisco Academy Orchestra e dal 2017-2019 ha fatto  un programma di musica in Slovacchia. Ha frequentato vari festival in Francia, Austria, Germania, Rep.Ceca. A Lucca, In 2022 ha terminato il Diploma Accademico di II livello all’Istituto Boccherini.

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