BARGA – Un danno economico che si sta protraendo per troppo tempo. Così denuncia Nicola Autiero, anima e cuore del ristorante La Pergola di Barga, riferendosi ai lavori in corso da tempo lungo via del Giardino. Lavori portati avanti da Gaia per risolvere non poche magagne delle vetuste tubazioni che hanno creato diversi problemi alla zona, non ultimo una frana che ha interessato il muro di contenimento di un tratto di via del Giardino. L’acqua, nel corso degli anni, ha infatti scavato nel terreno vere e proprie voragini. Problematiche a cui si rimedierà non appena saranno finiti i lavori che stanno interessando un largo tratto di Barga da via Puccini fino a via Canipaia, passando appunto da via del Giardino.

Qui si trova però il ristorante La Pergola che si lamenta del fatto che i lavori che su via del Giardino sarebbero dovuti durare pochi giorni invece, causa vari contrattempi incontrati in corso d’opera, stanno andando avanti da ormai tanto tempo. Con un danno economico per il locale che ha visto drasticamente calare i clienti del pranzo, quando il locale è frequentato da dipendenti di aziende che riempivano il locale ogni giorno. Con la strada chiusa e con i lavori in corso non è più così e Autiero chiede a Gaia ed al comune di Barga di intervenire per risolvere un problema che sta danneggiando il locale.

“Stiamo subendo davvero un grosso disagio – dice – Ci avevano promesso che qui i lavori sarebbero durati una settimana e ormai siamo ad un mese. Abbiamo completamento perso tutto il giro dei pranzi di lavoro passando da oltre 60 coperti il giorno a nemmeno dieci, quando le cose vanno bene. La sera va un po’ meglio perché il cantiere è chiuso, ma il giorno non si lavora e proprio non ce l’aspettavano, dopo due anni di covid e proprio in questi mesi di ripresa, di dover fare i conti anche con questo.

Il Comune ci aveva detto che con il 10 di giugno sarebbero stati terminati tutti i lavori… invece siamo sempre all’angolo tra via del Giardino e via Canipaia… e non si vede la fine di questo cantiere. Che cosa chiediamo? che si faccia il possibile per accelerare i tempi per non aggravare ulteriormente il danno ed il disagio che sta subendo la nostra attività”.