Marcucci chiede al Ministro dell’Istruzione di evitare la persistente riduzione del numero di classi nelle aree periferiche

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ROMA – Oggi il senatore PD Andrea Marcucci ha depositato una interrogazione per evitare la persistente riduzione del numero di classi che colpisce aree periferiche del Paese tra le quali anche Garfagnana e Valle del Serchio.

Il corrente andamento della situazione demografica, che, secondo i dati ISTAT aggiornati al 2021, mostra un calo dello 0,4 per cento della popolazione residente in Italia e un calo dell’1,3 per cento delle nascite nel 2021 rispetto all’anno precedente in tutte le ripartizioni geografiche, sta avendo come conseguenza, scrive il senatore Marcucci, la progressiva riduzione del numero di classi formate ai sensi della normativa richiamata. Le criticità conseguenti, presenti sull’intero territorio nazionale, si manifestano in modo evidente nei territori montani e nelle aree interne, in cui vi è il rischio di far venire meno i punti di riferimento fondamentali dal punto di vista sociale e di aumentare le distanze tra i centri più periferici e i servizi essenziali.

“L’articolo 1, comma 344, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di bilancio 2022) – scrive il senatore dem – ha previsto che, al fine di favorire l’efficace fruizione del diritto all’istruzione anche da parte dei soggetti svantaggiati collocati in classi con numerosità prossima o superiore ai limiti previsti a normativa vigente, il Ministero dell’istruzione è autorizzato a istituire classi in deroga alle dimensioni previste dal già menzionato decreto del Presidente della Repubblica n. 81 del 2009 nelle scuole caratterizzate da valori degli indici di status sociale, economico e culturale e di dispersione scolastica individuati con apposito decreto interministeriale e nel limite delle risorse strumentali e finanziarie e della dotazione organica di personale scolastico disponibili a legislazione vigente.”

Marcucci continua: “Secondo i dati forniti nelle tabelle allegate al decreto ministeriale n. 90 dell’11 aprile 2022 del Ministero dell’istruzione, che ha definito l’organico di docenti per l’anno scolastico 2022-2023, nonostante la necessità di un incremento della dotazione organica dei docenti, dovuta anche alla introduzione dell’insegnamento di scienze motorie alla scuola primaria, ai sensi dell’articolo 1, comma 329, della legge di bilancio 2022, il numero e la distribuzione territoriale dei posti per il personale docente si aggira attorno a quello dello scorso anno; conseguenza delle criticità evidenziate è il rischio concreto dell’impossibilità di avere una didattica efficace ed inclusiva su tutto il territorio nazionale”;

Nell’interrogazione Marcucci chiede così al ministro dell’Istruzione quali iniziative urgenti intenda adottare al fine di evitare quella che Marcucci definisce una persistente riduzione del numero di classi nelle aree interne e periferiche del Paese; iniziative che devono intervenire, sottolinea Marcucci, in modo strutturale sul dimensionamento e sulla numerosità delle classi come previsto dal PNRR, garantendo così quell'”equilibrio” necessario a consentire una risposta adeguata alle necessità dei territori più svantaggiati

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