Mammografie: ampliata la platea delle donne che possono fare l’esame. Si va dai 45 ai 79 anni

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LUCCA – Si allarga la campagna di screening contro il tumore della mammella. L’Azienda USL Toscana nord ovest sta infatti invitando alle mammografie di controllo non solo le donne tra i 50 e i 69 anni, ma anche quelle che hanno tra i 45 e i 49 anni e quelle che hanno tra i 70 e i 74 anni. 

Complessivamente, si tratta di oltre 168mila donne residenti sul territorio di competenza della Azienda USL Toscana nord ovest, che copre le province di Massa Carrara, Lucca, Livorno e la quasi totalità della provincia di Pisa. 

L’importanza delle prevenzione del tumore della mammella è messa nero su bianco dall’Ispro, l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica della Toscana. Sul sito dell’istituto si scrive a chiare lettere che il tumore della mammella è molto frequente e che si stima che 1 donna su 9 svilupperà un tumore della mammella nel corso della vita.

La mammografia altro non è che una radiografia delle mammelle. L’esame di solito non è doloroso e può provocare solo un leggero fastidio dovuto alla compressione, necessaria per la buona qualità dell’esame. Un mammografia ogni due anni permette una diagnosi precoce di un eventuale tumore, che può essere così individuato in una fase molto iniziale e quindi curato efficacemente. 

Nella maggior parte dei casi, si legge sul sito dell’Ispro, il tumore al seno si cura con l’intervento chirurgico. La scelta del tipo di intervento si basa sulle dimensioni del tumore cercando, quando possibile, di conservare l’integrità del seno. Circa l’80-90% delle donne con un tumore di piccole dimensioni e senza linfonodi colpiti può guarire definitivamente.

Se l’esito della mammografia richiede degli approfondimenti, solitamente la donna viene chiamata per telefono ad effettuare ulteriori esami. 

“Oltre ad aderire alla campagna di controllo – ricorda la dottoressa Lidia Di Stefano, direttrice della struttura Screening dell’ASL Toscana nord ovest – per le donne è fondamentale continuare comunque a fare l’autopalpazione del seno, facendo attenzione ad eventuali cambiamenti, indurimenti, noduli, cambiamenti della pelle o fuoriuscita di liquido dal capezzolo, e rivolgersi subito al medico curante, laddove si notano cambiamenti o anomalie”.

Lo screening mammografico è offerto a persone sane, che non presentano disturbi, in fasce di età considerate potenzialmente a rischio di insorgenza e funziona “a chiamata”: le persone sono invitate per lettera a partecipare allo screening e l’adesione è spontanea.  L’esame è gratuito e non c’è bisogno della richiesta del medico.

A tal proposito l’Asl ricorda che le lettere di invito che sono arrivate o giungeranno nelle prossime settimane  potranno ancora contenere l’indicazione delle vecchie fasce d’età non aggiornate. Pertanto, chiunque riceva la lettera di invito e ha tra i 45 e i 79 anni, può tranquillamente recarsi a fare l’esame nel luogo e nel giorno indicato.  

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