Fantozzi (Fdi): “Raccogliamo l’appello per sostenere la Misericordia di Borgo a Mozzano, superbollette stanno schiacciando famiglie, imprese e volontariato”

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BORGO A MOZZANO –E’ emergenza caro energia che mette a rischio servizi e posti di lavoro. Le superbollette stanno schiacciando famiglie, imprese e anche il volontariato. Emblematico il caso della Misericordia di Borgo a Mozzano che si è vista recapitare una bolletta di 16.800 euro rispetto ai precedenti 8.500 per il gas della sede e della Rsa. Associazioni di volontariato che registrano rincari dell’energia anche del 150%, associazioni sempre al fianco dei più deboli e senza un intervento strutturale del Governo rischiano di interrompere l’erogazione di servizi fondamentali alle comunità. Tra l’altro, il Governo si è proprio dimenticato del Terzo Settore visto che nel Decreto Energia, che destinerà tra i 5 ed i 7 miliardi a imprese e famiglie, il volontariato non è previsto. Un trend che mette a rischio il mantenimento anche dei posti di lavoro che la Misericordia di Borgo a Mozzano assicura da anni, 56 dipendenti diretti e 10 di ditte esterne. Raccogliamo l’appello e sollecitiamo Regione e Governo ad intervenire dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico.

 

“Nei prossimi giorni una nostra mozione verrà discussa in Commissione, chiediamo che la Regione sostenga con aiuti e agevolazioni le imprese toscane e solleciti il Governo a mettere in campo azioni per salvaguardare economia e occupazione. E lunedì prossimo torneremo a occuparci del caro energia con un secondo appuntamento online con esperti del settore e docenti universitari. Sarà presente anche il deputato di Fdi De Toma, che ha presentato una risoluzione alla camera. Un problema economico e sociale che sta cancellando la ripresa post Covid –sottolinea Fantozzi– Con questo andamento del gas e dell’elettricità il sistema industriale regionale e italiano è in pericolo e si rischia la chiusura di intere filiere. A rischio la metà dei lavoratori dell’area Lucca-Pistoia-Prato, dove le attività energetiche interessano 2.343 aziende con 22.314 addetti che rappresentano il 23% del totale delle persone impiegate nel manifatturiero”.

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