Lucchese non sarà sola nella tana della bestia nera Pontedera

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Trasferta delicata per la Lucchese di scena sabato (ore 14,30) al Mannucci di Pontedera. Si apre un miniciclo di tre partite in sette giorni importanti per risalire la classifica. Pagliuca non scopre ancora le carte mentre la tifoseria si mobilita per sostenere Coletta & C. in un momento così difficile.

Attenzione al Pontedera. Vero che i granata di Maraia vengono dal rovescio di Gubbio dove sono stati “sbranati” dai lupi eugubini ma è altrettanto assodato che anche quest’anno il DG. Paolo Giovannini pare aver costruito con la proverbiale abilità una compagine giovane ma interessante, in grado di centrare con largo anticipo la salvezza che da quelle parti è come aver vinto il campionato. Occhio al Pontedera perchè in Valdera si ha la sensazione (e non solo quella) che si viva il calcio e il campionato in modo più soft e meno stressante di quanto non pretenda e non voglia una piazza di livello e di tradizione come Lucca. insomma, la cosiddetta forza dei nervi distesi per una squadra che al netto della batosta di Gubbio ha pur sempre 11 punti in classifica, quattro in più della lucchese e quindi una posizione di relativa tranquillità ove si consideri che la strada verso il traguardo è ancora lunghissima, estenuante e costellata da mille difficoltà. Tre annotazioni finali in casa-Pontedera: il grande ex Marcos Espeche, la cui presenza è in dubbio mentre sarà out sicuramente lo squalificato Matteucci. Ed infine attenzione al rendimento casalingo della squadra di Maraia che finora al Mannucci è stata quasi un rullo compressore. 3 vittorie e un pareggio: 8 reti segnate e solo 2 subite. Sul fronte-Lucchese prosegue la preparazione ad un match che aprirà un miniciclo di tre partite in sette giorni. Dopo la socnfitta con la Vis Pesaro e vista la situazione di classifica la squadra rossonera è chiamata ad una probante  e sollecita reazione. Tra l’altro la tifoseria si sta mobilitando (già venduto oltre 100 biglietti) per non far mancare il proprio sostegno a Coletta & C. Già, perchè è nei momenti difficili (e questo lo è) che si vede l’attaccamento verso la squadra ma su questo non avevamo dubbi. L’augurio è che non ne abbia neppure Guido Pagliuca che è ancora alla ricerca della quadratura del cerchio. Fermo restando le attenuanti di aver iniziato la preparazione con ampio ritardo e di una squadra rifatta di sana pianta, è l’ora di cambiare marcia. Anche sul piano tattico il tecnico rossonero ha provato a mischiare le carte: ad esempio contro la Vis Pesaro si è inventato Visconti trequartista. Chiaro che l’asticella deve alzarsi da parte di tutti e che alcuni giocatori, forse troppi, sono rimasti finora al di sotto del loro rendimento e delle loro possibilità con poche eccezioni. Il resto lo faranno la tranquillità e la fiducia che la Pantera potrà ritrovare solo conquistando bei risultati e sonanti puntoni. Solo quello permetterà davvero di risalire la china e di lavorare con maggiore tranquillità.

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