LUCCA – In una fresca mattina di una giornata di fine agosto è stata scoperta la targa di intitolazione della rotatoria Ten. Giuseppe Martinelli sulla strada statale “Del Brennero”, all’incrocio di Via Dianda, appena fuori Lucca.

Alla cerimonia, effettuata rapidamente per motivi di sicurezza e di viabilità, erano presenti poche persone, i paracadutisti e il labaro della sezione A.N.P.d.I. (associazione nazionale paracadutisti), il Sindaco Alessandro Tambellini e l’Assessore Francesco Raspini, che hanno scoperto la targa assieme Luciano Martinelli, il fratello di Giuseppe. Una pattuglia della Polizia Municipale ha garantito la viabilità e la sicurezza.

Successivamente tutti si sono spostati presso il giardino della sede comunale di Palazzo Orsetti, dove si è tenuta la cerimonia ufficiale.

Hanno presenziato alla cerimonia il Prefetto della Provincia di Lucca Francesco Esposito, il Questore Alessandra Faranda Cordella, il Comandante Provinciale Carabinieri di Lucca Col. Ugo Blasi, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Col. Massimo Mazzone, e il Col. Vincenzo Zampella Comandante del 183° Reggimento Paracadutisti “Nembo”; erede e custode della Bandiera di Guerra del 184° Reggimento Paracadutisti “Nembo”, dove aveva prestato servizio il Ten. Martinelli.

Erano presenti con il labaro i rappresentanti della Associazione Paracadutisti d’Italia di Lucca, che da sempre hanno mantenuto viva la memoria del Ten. Martinelli con varie iniziative – aviolanci, manifestazioni, cura della pietra funebre al cimitero di Iesi (AN) -. Completavano il numeroso e controllato – a norma COVID -, “parterre”, il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Battistini, l’Assessore Chiara Martini e numerosi amici del Martinelli.

Dopo il saluto istituzionale del Sindaco Tambellini, con voce comprensibilmente emozionata il signor Luciano Martinelli ha voluto ringraziare personalmente tutti coloro che si sono adoperati per questo obiettivo: ricordare con un segno tangibile di memoria, un ragazzo di Lucca, un Ufficiale dei Paracadutisti d’Italia, che a venti anni è morto in combattimento nella Lotta di Liberazione.

Luciano era un bambino di 6 anni, che vide partire dalla casa di Lucca il fratello maggiore Giuseppe, in uniforme da combattimento da Ufficiale dei Paracadutisti, per il fronte adriatico; alcuni giorni dopo, vide un paracadutista, con la stessa uniforme, abbracciare piangente il padre, nella casa in via Vittorio Emanuele. 

Non c’era altro da dire.

Il 13 agosto 1944, presso Castelleone di Suasa (AN), cadeva in combattimento il S.ten. Giuseppe Martinelli; “post mortem” fu promosso Tenente.

E’ degno di nota il suo valoroso comportamento, comprovato dalle testimonianze dei suoi paracadutisti e ufficializzato nel giornalino del reparto; pur se gravemente ferito, oppose un fermo rifiuto di essere soccorso e evacuato dalla posizione, dando la precedenza ai suoi uomini. E’ quindi rimasto fino all’ultimo nella postazione occupata, combattendo e incitando contro i tedeschi e pertanto le gravi ferite, nonostante l’amputazione della gamba e di un braccio, non gli hanno lasciato scampo. La setticemia non curata per la mancanza di penicillina, lo ha portato in pochi giorni alla morte, presso l’Ospedale di Iesi, il giorno di ferragosto del 1944. Oggi riposa nel locale cimitero.

Al termine della breve, ma intensa cerimonia, il Sindaco ha consegnato  al fratello Luciano, la Medaglia della Città di Lucca.

Successivamente sarà reiterata a cura della  Amministrazione, una nuova richiesta di decorazione al Valor Militare, in considerazione del fatto che la prima, inviata poco dopo la morte, non ebbe esito per difficoltà burocratiche.

L’apposizione della targa e la intitolazione di una importante rotatoria sulla grande viabilità cittadina, segna comunque, nella nostra memoria condivisa, questa giornata e questo Ufficiale di Lucca. Il Ten. Giuseppe Martinelli.