Il sindaco Remaschi sull’ingresso in giunta del capo dell’opposizione

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COREGLIA – “Dopo diversi giorni di attivismo sui social da parte di alcuni, mai visto prima neanche per le iniziative e i progetti che hanno interessato il nostro territorio nei mesi scorsi, ho deciso di chiarire alcuni aspetti, per non lasciare dubbi e per chiudere qui altre polemiche strumentali”.

A parlare è il sindaco di Coreglia Antelminelli, Marco Remaschi, che interviene a qualche giorno di distanza dalla decisione di nominare vicesindaco il capogruppo di minoranza, Giorgio Daniele.

“Sapevo che la scelta di nominare assessore il mio avversario nell’ultima tornata elettorale – spiega Remaschi – avrebbe suscitato malumori, soprattutto in una parte del centrosinistra locale. Quando però la contrarietà diventa disinformazione, bugia, attacco personale, tentativo di mettere in cattiva luce i colleghi assessori o consiglieri, gli amici di una vita, allora mi sento di intervenire e stoppare queste dicerie, che portano solo danno a Coreglia Antelminelli. La prima falsità che voglio sfatare è questa: non ho revocato le deleghe a Sabrina Santi. Sabrina Santi è una consigliera comunale del nostro comune e resta in consiglio comunale con le stesse deleghe di sempre: cultura, turismo, museo e ambiente. Esattamente come in consiglio comunale ci sono altri consiglieri con importanti deleghe.

La seconda falsità riguarda le modalità: si è detto, e scritto, che avrei tolto la nomina di assessore a Sabrina Santi tramite email, come a lasciare intendere che la mia sia stata una decisione presa dal giorno alla notte, comunicata con un freddo messaggio. Ecco, penso non ci sia bugia più grossa di questa: la possibilità di creare un progetto politico nuovo, che possa portare a far lavorare insieme maggioranza e opposizione per dare ulteriore slancio e sviluppo al nostro comune, è un tema che ho posto in numerose riunioni avute con gli assessori e con i consiglieri comunali, da diversi mesi ormai. Tutto è stato fatto alla luce del sole, tutto è stato discusso in decine di incontri: questo perché non c’è nulla da nascondere e mai avrei fatto qualcosa tenendo all’oscuro il mio gruppo. E questa decisione è largamente condivisa dalla mia maggioranza, a dimostrazione del fatto che la decisione assunta non sia stata calata dall’alto, non sia stata tirata fuori da un giorno all’altro. La terza questione riguarda la commissione pari opportunità: anche qui qualcuno ha cercato di alzare un polverone, arrivando addirittura a pretendere che la presidente della commissione sfiduciasse il sindaco per aver destituito una donna dal ruolo di vicesindaco. Anche su questo mi preme ricordare non solo che la giunta rispetta perfettamente il rapporto di parità, ma lo rispetta anche il consiglio comunale. Inoltre vorrei sempre far presente che se a Coreglia esiste una commissione pari opportunità, questo è  grazie a questa amministrazione comunale e alle tante persone, tutte ugualmente preziose e fondamentali, che hanno lavorato per far nascere questo organismo, di cui sono molto orgoglioso e fiero”.

“Veniamo ora alle accuse di inciuci, alle offese personali, alle parole dette qui e là per fare un po’ di rumore – conclude Remaschi -. Trovo davvero di cattivo gusto questo attivismo a giorni alterni: nella precedete amministrazione Sabrina Santi era stata nominata assessore esterno – e ce n’erano ben 3 di assessori esterni. E questo nonostante ci fossero donne, in consiglio, che avevano preso molti voti e quindi si aspettavano un riconoscimento in tal senso (verificare per credere con Sabrina Babbioni): dov’era l’attivismo di adesso allora? Inoltre: quanta correttezza c’è nelle parole di chi, solo pochi giorni fa, pur di non perdere il ruolo, incoraggiava la revoca della nomina di assessore a una delle altre donne presenti nella giunta, purché non venisse toccato il proprio posto? Questo è in linea con i principi della commissione pari opportunità? E quanta correttezza, integrità morale, onestà intellettuale ci sono negli atteggiamenti di chi, dopo mesi di silenzio e indifferenza, anziché parlare direttamente, preferisce affidare le parole ai social, al pettegolezzo, arrivando addirittura a riportare sui giornali stralci di conversazioni Whatsapp, fatte in via confidenziale?

Potrei continuare ancora e ancora, ma farei solo il male di Coreglia e dei miei concittadini: sono invece convinto che poter governare insieme, in un comune di 5000 abitanti, dando ognuno il proprio contributo alla crescita del territorio, mettendo al servizio delle persone idee, esperienze, conoscenza e passione, sia ciò che ci consentirà di migliorare sensibilmente la qualità della vita della nostra comunità”

“Qui non ce ne sono di inciuci – incalza -, né interessi personali come qualcuno ha rappresentato. Non ci sono accordi di potere. Ci sono, al contrario, opportunità: opportunità che io voglio cogliere con la mia squadra, alla quale ho dato delle deleghe importanti, che per me sono tutte confermate, e con quei consiglieri di minoranza che vogliono consentire a Coreglia di riappropriarsi di un ruolo centrale in Valle del Serchio e nella provincia. C’è spazio per tutti: per chi ha amore e passione per Coreglia, per chi ha voglia di far crescere Coreglia, senza guardare ai personalismi e agli interessi personali”.

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