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La meglio gioventù il 17 luglio sulle strade della Garfagnana

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Torna il 17 luglio la classica corsa riservata alla categoria Juniores. Dopo la sosta forzata causa covid del 2020 si torna a corree lungo le strade della Garfagnana. Nell’albo d’oro della manifestazione nomi illustri. E quella volta che Egan Bernal…

Dopo il terribile 2020 della pandemia totale torna il GP Garfagnana, corsa ciclistica giunta alla sesta edizione e dedicata agli juniores. Secondo tradizione si correrà domenica 17 luglio, nel cuore dell’estate e della Valle dl Serchio. In realtà la corsa ebbe inizio nel 2014 ma quella prima volta di sette anni fa si chiamava “Coppa Fiera San Romano”. Resta invece il ricordo del memorial Gino Bartali, che da queste parti era di casa e memorial dottor Eugenio Mariani che invece qui era casa sua. Poi dal 2015 ha assunto l’attuale denominazione di G.P. Garfagnana che meglio rende l’idea di una corsa dura e selettiva, aspra e nervosa come sono le strade di questo spicchio verde e un pò selvaggio del nostro territorio. L’organizzazione è affidata all’UC Lucchese 1948 di Ernesto Bianchi in collaborazione con l’ASD Sillicagnana del presidente Giuseppe Fioriti. Il percorso misura 114 chilometri e dopo la partenza (ore 14,30) da Villetta vedrà i ciclisti scendere fino a Gallicano per sciropparsi cinque tornate del famoso (almeno tra i cicloamatori) Circuito degli Assi. Poi la risalita verso Sillicagnana fino a San Donnino, pendenza costante con qualche strappo prima di affrontare l’asperità del Poggio dove due anni fa si decise la corsa con lo scatto vincente di Lorenzo Germani. Anche quest’anno potrebbe essere quello il trampolino di lancio. Eccellente l’albo d’oro che vede tra i vincitori e i protagonisti diversi corridori passati poi al professionismo e un campione del mondo, Antonio Tiberi, maglia iridata a cronometro nel 2019 e secondo sul traguardo di Sillicagnana. E poi un aneddoto davvero curioso e poco conosciuto che ci ha raccontato l’amico Quinto Rocchiccioli. Era il 2015, l’anno in cui Filippo Mori fu profeta in patria, e solo per un mero ritardo burocratico non prese il via un certo Egan Bernal. Magari tra le pieghe della corsa se ne nasconde un altro ? Chissà, finalmente…un italiano ?

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