Progetto Comune: “abusi edilizi nel parco Kennedy commessi dal comune”

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Il gruppo consiliare di opposizione a Barga, Progetto Comune, attacca frontalmente l’amministrazione comunale accusandola di aver commesso abusi edilizi nel parco Kennedy. Oggetto della questione l’edificio, ormai fatiscente,. che un tempo era un ristorante.

“Con grande soddisfazione leggiamo il comunicato propagandistico dell’amministrazione Comunale (Il Comune di Barga “Avanti per la nuova scuola in Piangrande”). Però ci sembra eccessivo vantarsi di procedere alla decementificazione del parco Kennedy mediante l’abbattimento della struttura esistente. Ci sembra eccessivo definire negli atti del Comune questo intervento quale “Riqualificazione del Parco Kennedy”. Ebbene, diciamo come veramente stanno le cose e non cerchiamo di mettere tappi o tappetti per coprire “errori” commessi negli anni da una certa politica che ha sempre governato a Barga. L’intervento di demolizione del fabbricato è un atto dovuto; è un obbligo dell’Amministrazione emettere una ordinanza di demolizione del fabbricato che presenta variazioni essenziali, non sanabili. Insomma, “Abuso edilizio”. Ordinanza ancora non vista.”

Progetto Comune continua sottolineando che è vero che attualmente il reato previsto per l’abuso edilizio è prescritto, ma non le procedure amministrative previste le quali devono fare il loro corso. La demolizione di un bene comunale del valore commerciale attuale di oltre 100 mila euro non può e non deve passare come intervento di riqualificazione o decementificazione.

“Perdiamo un bene patrimoniale – continua il Gruppo – e spendiamo soldi per demolirlo facendolo passare come una “riqualificazione”: un fabbricato realizzato con concessione edilizia 56/89 da privati a scomputo degli affitti per l’intero costo di realizzazione del fabbricato all’epoca dichiarato in lire 70.000.000. Questa è riqualificazione? Questa è l’attenzione verso il patrimonio esistente? E’ stata emessa l’ordinanza di demolizione prevista e obbligatoria? Facciamo finta di non sapere dell’abuso e procediamo alla sua demolizione per riqualificare il Parco e cancellare per sempre ogni traccia?”

“Noi stiamo solo rappresentando la realtà dei fatti. Stiamo chiamando le cose per nome e cognome e non con nomi di fantasia. Non stiamo raccontando favole di altri tempi, ma fatti realmente avvenuti in altri tempi. Ebbene riqualifichiamo il parco ma raccontiamo la verità, ovvero l’ abuso non può essere sanato ed il fabbricato deve essere demolito. Questo bisogna dire”

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