Bloccati di notte con l’auto nella neve; quattro giovani soccorsi dalla Protezione civile

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Quattro ventenni, rimasti bloccati con la loro auto nella neve mentre volevano raggiungere il Bivacco della Caciaia, nel comune di Barga, sono stati raggiunti e messi in salvo dalla Protezione civile e dal Soccorso alpino.

Volevano arrivare al Bivacco della Caciaia, a quota 1500 metri, forse alla Baita Morena proprio a ridosso dell’Appennino, sotto il Monte Giovo, nel comune di Barga, per passarci la notte e poi fare al mattino una escursione con ramponi e piccozze, ma sono stati fermati dalla neve lungo la strada per la Vetricia (chiusa al transito proprio per neve anche se la transenna era stata spostata da qualcuno forse molte ore prima di quando sono passati). L’avventura si é conclusa però, per fortuna senza grandi conseguenze, in località Sassoaperchio, dove la loro auto, una semplice Renault Scenic due ruote motrici, alla fine non ce l’ha fatta a proseguire. In effetti é già stato un miracolo arrivare già fin lì anche se l’auto, a dire il vero, era dotata di catene. Poca cosa comunque contro la tanta neve accumulata.
Insomma un’ impresa impossibile quella di quattro ventenni della zona tra Pisa e Livorno che si é infranta verso le 17 di sabato pomeriggio quando l’auto si é incagliata. Dopo un po’ di tentativi andati a vuoto e non avendo trovato nessuno in grado di recuperarli, ci ha pensato alla fine la titolare del bar ristorante di Renaio Franca Marchi, che ha avvertito la protezione civile comunale. I ragazzi, verso le 22, sono stati raggiunti dalla fuoristrada della protezione civile del comune di Barga con l’assessore Pietro Onesti. Con lui anche due componenti del SAST di Lucca, Marco Guidi e Riccardo Simoncini L’auto é stata verricellata per farla uscire dal cumulo di neve dove era sprofondata e permettere così ai ragazzi di tornare indietro. Avrebbero a quel punto, erano passate le 23, voluto dormire, nonostante fossero infreddoliti e bagnati dalla pioggia che cadeva copiosa in quelle ore, in auto e continuare poi la loro avventura il giorno dopo (beati vent’anni…), ma sono stati caldamente consigliati di rientrare a casa e così hanno fatto. A quel punto é rientrato definitivamente l’allarme visto che era stato allertato anche il 118.
Tutto é bene quel che finisce bene, ma forse é bene ricordare che la strada della Vetricia é chiusa per neve e che la transenna che chiudeva il transito non era lì per bellezza. La strada é impraticabile ed in queste situazioni con la montagna non si scherza.

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