Sindaci: utilizzo dei nostri ospedali per bolle covid? La cosa ci preoccupa

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VALLE DEL SERCHIO – “Il piano della Regione Toscana  e di conseguenza anche quello dell’Azienda sanitaria Toscana Nord Ovest, in caso di ingresso nella fase successiva della emergenza coronavirus, è quello di lavorare su tutta la rete ospedaliera, quindi anche sugli stabilimenti ospedalieri più piccoli. Questa fase, prevede solo che siano covid solo gli ospedali più grandi, mentre in caso di peggioramento della situazione,  tutte le unità ospedaliere dovranno essere interessate a gestire l’emergenza, per alleggerire la pressione sui presidi più importanti.

Tutti gli ospedali dovrebbero dunque essere pronti, secondo gli intendimenti regionali, ad accogliere bolle covid o a trasformare eventuali spazi inutilizzati per l’accoglienza di pazienti covid.

Questa è però una soluzione che al momento ci preoccupa molto e che intendiamo approfondire preventivamente con l’azienda sanitaria, perché tali decisioni non possono essere calate dall’alto, considerando che i presidi come i nostri, non hanno adeguati spazi per poter garantire percorsi separati covid – no covid.”

Così Francesco Pioli, presidente dell’articolazione zonale della conferenza dei sindaci per la sanità della Valle del Serchio e con lui i sindaci dei comuni dove sono presenti i due presidi ospedalieri di Barga e Castelnuovo, Caterina Campani ed Andrea Tagliasacchi.

“A parere nostro non si possono prendere decisioni del genere senza un confronto con le articolazioni zonali – dichiarano – Venerdì mattina ci sarà, con la partecipazione dell’Azienda Sanitaria, la conferenza aziendale dei sindaci, in cui immaginiamo che verrà discussa tale questione, ma per quanto ci riguarda abbiamo chiesto un confronto diretto tra i sindaci dell’conferenza zonale della Valle del Serchio e l’azienda sanitaria. Per questo a inizio settimana convocheremo una specifica  conferenza.

Attualmente – proseguono -, sul coinvolgimento dei piccoli presidi non c’è un progetto specifico e noi invece vogliamo capire bene quale è il piano aziendale, la proposta di organizzazione di questi presidi da parte della ASL Toscana Nord Ovest.

E chiaro che in una fase di emergenza sanitaria bisogna tutti prepararci ad affrontare importanti sacrifici, ma non vorremmo che per risolvere un problema, soprattutto in presenza di piccole strutture come le nostre con spazi ridotti, se ne andasse a creare altri.

E una decisione che insomma va ponderata con molta attenzione e non deve mancare il coinvolgimento dei sindaci”

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