Una grande messa a cielo aperto a Capraia

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GARFAGNANA – Con la possibilità di  celebrare le messe con i fedeli sono state quasi 300 le cerimonie religiose celebrate all’interno dell’arcidiocesi di Lucca per la precisione 299: la maggioranza sono state  celebrate nelle chiese e in alcuni casi sul sagrato davanti alle stesse

Per rendere possibile tutto questo  è stato determinante il ruolo dei volontari. Così ad esempio nel Duomo di Castelnuovo tra sabato e domenica sono state celebrate sei messe grazie ai tre parroci presenti, ma soprattutto grazie alla collaborazione di circa 40 volontari che hanno accolto i fedeli accompagnandoli nei posti disponibili;  al termine di ogni liturgia  hanno poi provveduto a sanificare gli ambienti per renderli fruibili per la successiva celebrazione.

Per quanto riguarda la presenza dei fedeli è stata notevole in tutta la diocesi;  sono circa  20  le chiese che hanno registrato il tutto esaurito secondo i posti disponibili con le misure di distanziamento previste; anche in tutte le altre chiese comunque la partecipazione è stata buona.

Noi, Tv, per raccontare della nuova partecipazione al culto dei fedeli, è salita a Capraia, un piccolo borgo montano dell’appennino tosco emiliano, nel comune di Pieve Fosciana. In questo paese è presente un eremo con il suo sacerdote che svolge anche il ruolo di Parroco in alcune comunità della zona;  all’interno dell’eremo, completamente restaurato, si può apprezzare una pala con madonna con bambino di Pietro da Talada.

Per il ritorno delle funzioni aperte ai fedeli, poco sotto l’edifico sacro, la comunità di Capraia ha ripulito e allestito un area  per la celebrazione della santa messa.

Domenica 25 maggio sono stati circa un cinquantina i fedeli che hanno assistito alla celebrazione all’ombra dei castagni, tutti con mascherina e a distanza di sicurezza l’uno dall’altro, ad esclusione dei componenti dello stesso nucleo familiare che ovviamente hanno potuto farlo senza preoccuparsi delle distanze minime tra idi loro. A celebrare la santa messa in questo luogo davvero speciale è stato Don Fulvio Calloni.

 

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