KME, firmato verbale di consultazione sindacale per la Cassa integrazione “Covid-19)

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FORNACI DI BARGA – Se da lunedì riprende una parziale produzione dello stabilimento KME, e quindi una parte dei dipendenti torneranno a produrre, per gli altri c’era da confezionare il provvedimento per la cassa integrazione.

Per tal motivo stamani,  tramite una conference-call tra l’azienda, i sindacati e le RSU, è stato firmato un verbale di consultazione sindacale per la CIGO (cassa interazione guadagni) “COVID19”. Lo rendono noto i sindacati che specificano che tale accordo vale sia per KME Italy che per EM Moulds ed ha la durata di nove settimane così come previsto dal D.L. del 17 marzo 2020. L’azienda garantirà l’anticipo della Cassa Integrazione.

indacati e azienda hanno anche siglato un verbale di accordo che prevede, quando ci sarà la ripresa e si tornerà a lavorare a regime normale (cioè appena la situazione emergenziale finirà e si tornerà ad una completa operatività), che si attui un impegno a garantire la flessibilità essenziale per il recupero dei livelli produttivi, previo accordo con la RSU.
Per i sindacati adesso siamo in una situazione dove primS di tutto si deve soprattutto garantire la sicurezza dei lavoratori, di chi in questa fase è chiamato ad andare a lavoro. Allo stesso tempo è necessario anche pensare e riflettere sul futuro e su come poi attuare un ritorno alla normalità che indubbiamente passerà anche da qualche sacrificio lavorativo da parte di tutti. Il tutto, speranza condivisa da tutte le parti in causa, sperando in un ritorno alla piena capacità produttiva.

Durante l’incontro  l’azienda ha reso noto, riguardo alla ripresa di parte della produzione da lunedì, che sono arrivati ordini di materiale per clienti che producono respiratori, defibrillatori ed elettrodi per elettrocardiogramma e che dunque si tratta di commesse importanti da portare a termine perché riforniscono attività essenziali. E’ stato anche spiegato che la mancata attuazione di tali ordini potrebbe anche fare correre il rischio di far rivolgere il cliente alla concorrenza (Viland) che invece lavora  a pieno regime”.

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