Fornaci al tempo del coronavirus

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FORNACI DI BARGA – E’ il terzo giorno dall’applicazione del decreto #iorestoacasa. Ne dovranno passare ancora molti altri prima del ritorno alla normalità, ma in questa fase di emergenza fa piacere vedere come la popolazione si sia adeguata il più possibile alle disposizioni per evitare il diffondersi del contagio. Stamani siamo stati a Fornaci di Barga in un sabato mattina che di ordinario aveva davvero poco se si pensa a come era la cittadina solo una settimana fa. Poca gente in giro e qualche auto di passaggio e file disciplinate, nemmeno troppo lunghe ed a volte inesistenti, davanti alle attività di generi alimentari ed alla farmacia. Fornaci, come tutta la nostra comunità, sta vivendo così questi giorni difficili.

Vanno ringraziate tutte quelle attività e quei servizi che sono aperti e che ci permettono, con il loro lavoro, stando direttamente sul fronte, di poter disporre dei generi di principale necessità.

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Commenti

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  1. Giovanni Lucchesi


    Oggi si è presentato al mio cancello esterno un marocchino che suonava insistentemente per chiedere (penso, visto che non aveva niente da vendere) un po’ di spiccioli. Io non sono mai stato ostile a coloro che chiedono qualcosa: Qualche volta gliela do qualche volta no. Oggi non mi sono presentato neanche a distanza l’ho lasciato suonare un bel po’. Ma d’ora in avanti, se dovesse accadere di nuovo, come devo comportarmi? Gli spiego la cosa perbenino sperando nella sua comprensione oppure devo chiamare la polizia municipale o il 112. Una cosa è certa. Mi da fastidio che qualcuno che non conosco prema il dito sul mio campanello di casa in questo particolare momento.


    • Non sono momenti facili, vista la particolare situazione che stiamo vivendo che sta creando in tutti noi apprensione e preoccupazione. Io caro Giannetto, tenterei la prossima volta di spiegare la cosa gentilmente, alla dovuta distanza, ovviamente. Poi è chiaro che se una persona, chiunque essa sia, si attacca al nostro campanello nonostante si sia deciso di non aprire, si possa anche decidere di chiamare la polizia municipale, ma io la prossima volta un tentativo, in gentilezza, lo farei.

      • Giovanni Lucchesi


        E’ la cosa che comunque avrei fatto. Ho voluto provocare il caso perché non è giusto che la maggior parte delle persone facciano sacrifici, di comportamento ed economici, e poi si trovano a questi casi come se il virus risparmiasse gli extra comunitari in nome dell’antirazzismo.


        • Il virus non risparmia nessuno. Forse ci sono persone che hanno più fame di altri e questo li spinge a sbagliare Ma al di là di questo tutti ora devono rispettare le regole.

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