Che aria tira? Gennaio nero

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BARGA  – “Che Aria Tira?” è un progetto di Cittadinanza Attiva e di Citizen Science che ha come obbiettivo quello di costruire una rete di automonitoraggio della qualità dell’aria, dove i cittadini, le associazioni/organizzazioni o altre istituzioni possono costruirsi una propria centralina di monitoraggio ambientale e condividere i dati online su una  piattaforma. Al progetto sta prendendo parte attiva il Gruppo della Libellula che con i suoi componenti ha installato nel comune di Barga, una a Barga e due tra Fornaci e Bolognana, tre centraline di automonitoraggio in funzione 24 ore su 24.

In questi giorni, favo riti anche dal ristagno dell’aria causato dalle condizioni meteo, si sono quotidianamente sforati, anche con livelli orari molto alti, i livelli massimi di sicurezza  di PM 2.5 e di PM 10

In linea, quasi sempre con quanto è accaduto ad esempio nei grandi centri  ed anche nella zona di Lucca, ma comunque dati non confortanti anche perché qui ci troviamo in una zona che poco a che fare con i grandi centri.

E’ bene sottolinearlo, livelli così alti di Pm10 e Pm 2,5 non sono attribuibili al solo traffico auto, al solo inquinamento industriale, o al fumo dei camini a legna, e forse sarebbe bene capire meglio che cosa provoca maggiormente queste situazioni che nel giro di un mese, dal 29 dicembre ad oggi, nella centralina di Bolognana hanno portato in ben 15 giorni a superare la media giornaliera  di 25 μm/m3 di PM 2.5 che sono la soglia di sicurezza per l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Per il PM 10 per 11 giorni si è avuto una media giornaliera   di 50 μm/m3 fissata come soglia di sicurezza sia dalla legge italiana che dall’OMS.

Oggi, mentre scriviamo questo articolo, non era attiva l’altra centralina presente a Fornaci ma i dati erano a ieri assai simili. Ci sono però i dati di Barga (zona Piangrande); nella media giornaliera di questo mese per  il PM 2,5 per 24 giorni si è superata la soglia di sicurezza e per il PM 10 si è superata la soglia minima di sicurezza di 50, per 14 giorni.

Il nostro territorio è interessato già dal Progetto Aria di Ricerca in Valle del Serchio, sostenuto da Citizen Science, proprio per cercare di capire meglio anche le fonti di inquinamento. Bene ha fatto poi il comune ha sollecitare la presenza fissa di una centralina di rilevamento dell’aria regionale a Fornaci. Non sempre ovviamente e per fortuna, si hanno situazioni come quelle più comuni nei mesi come gennaio, soprattutto se favoriti da certe condizioni meteo, ma occorre indubbiamente approfondire sempre di più gli studi sugli inquinanti presenti ne nostro territorio e sulle fonti, anche per studiare e mettere in atto politiche di contenimento.

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