Riccardo Arrighini trio e Vini & Vinili al Barga Jazz Club

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Il Riccardo Arrighini Trio approda sul palco dell’Associazione Culturale Barga Jazz Club venerdì 29 dalle 22.
Il trio, composto da Riccardo Arrighini al piano, Guido Zorn al contrabbasso e Piero Borri alla batteria, fonde un repertorio variegato di originali e standard arrangiati e suonati secondo gli stilemi tradizionali del bop/hard bop ed altri più moderni legati allo studio sull’armonia.
Riccardo Arrighini è “il pianista italiano che ha fuso Classica e Lirica con il jazz”. Questa fusione è la sintesi di un lungo percorso affrontato con ciascuno dei due generi musicali.
Si è diplomato in piano classico al Conservatorio Boccherini di Lucca con il massimo dei voti ed ha studiato jazz al Berklee College of Music di Boston e si è laureato ai seminari di Siena Jazz.
Dal 2000 ad oggi ha occasione di fare numerose esperienze internazionali di prestigio e nel 2008 è stato annoverato tra i primi 4 pianisti italiani sul “Jazz Times”- mensile del New York Times- in un articolo a cura della prestigiosa firma del jazz mondiale Thomas Conrad.
Dal 2003 al 2007 è stato pianista di Francesco Cafiso e suona nei più importanti Festival del mondo, tra cui per 2 anni consecutivi nel più famoso ed importante jazz club al mondo e sogno di ciascun jazzista, il “Birdland” di New York.
Dal 2007 ad oggi elabora la sua “fusione della Classica e Lirica con il jazz”.
Attualmente sta uscendo con tre nuovi lavori con Tours in Italia e all’estero: il “TRIO IN OPERA”, il “RICCARDO ARRIGHINI TRIO” e “LA BOHEME IN JAZZ”.
Nel 2011 ha fondato la sua etichetta discografica digitale, la “Riccardo Arrighini Production”.
Da molti anni è anche apprezzato insegnante con Workshop in tutto il mondo e sta per uscire una serie di videocorsi sul Jazz.
Guido Zorn studia la chitarra classica e il basso elettrico già giovanissimo, segue poi in parallelo il cursus di contrabbasso classico al Conservatorio L. Cherubini di Firenze, e lo studio del jazz con Furio Di Castri, Stefano Battaglia e Mauro Grossi.
Le sue esperienze nel jazz evolvono a fianco di emergenti musicisti italiani: Mirko Guerrini, Cristiano Arcelli, Nico Gori. Poco piú che ventenne si sposta a Parigi per studiare jazz e improvvisazione al Conservatoire National Supérieur e per inserirsi nel fervente mondo del jazz e della musica improvvisata. Un importante apporto alla sua formazione è anche lo studio della musica indiana con Patrick Moutal. Successivamente al diploma in Jazz e Musica improvvisata, segue il ciclo di perfezionamento dello stesso conservatorio. Molto attivo nel mondo del jazz, suona con autorevoli musicisti come Alain Jean-Marie, Nguyen Le, Youn Sun Nah, Rachel Gould, Aldo Romano, Glenn Ferris, Joel Allouche, Gilad Atzmon e in duo con Riccardo Del Fra, e all’occasione accompagna Johnny Griffin, Phil Woods e Michel Legrand. È attivo anche in apprezzati gruppi con i quali sviluppa estetiche proprie e con cui presenta la sua musica in tutta Europa e in varie parti del mondo. Partecipa a numerosi festival internazionali e suona in prestigiosi luoghi d’arte come il Musée de l’Orangérie e il Musée d’Art Moderne du Centre Pompidou a Parigi o la Galleria dell’Accademia a Firenze. Dal 2012 si ristabilisce in Toscana e, pur scegliendo di ridurre in modo consistente l’impegno musicale, riprende a collaborare con i principali musicisti toscani di jazz. Accompagna occasionalmente importanti musicisti come Joe Cohn, Scott Hamilton, James Newton, Jesse Davis, Antonio Faraò, Maurizio Giammarco, Giovanni Falzone. Proseguono, inoltre, le partecipazioni a gruppi francesi. Da alcuni anni collabora alle produzioni di musica elettroacustica del centro Tempo Reale, portando il suo contributo come esecutore e improvvisatore, nella musica di Sylvano Bussotti, Daliele Lombardi e altri compositori dell’area toscana.
Piero Borri inizia giovanissimo a suonare la batteria apprendendo i primi rudimenti da suo padre Mario, che era stato batterista in alcune orchestre jazz durante la guerra; già all’età di quindici anni si esibisce nei jazz club più rinomati d’Italia in varie formazioni con i coetanei Nicola Vernuccio, Massimo Urbani, Roberto Della Grotta, Luca Flores, Patrizia Scascitelli, Giancarlo Maurino, Rita Marcotulli e Danilo Rea, matura numerose esperienze significative accompagnando anche alcuni famosi jazzmen americani come Tony Scott, Curtis Fuller, Sal Nistico durante i loro soggiorni in Italia. Nella seconda metà degli anni ’70 frequenta il conservatorio L. Cherubini di Firenze dove studia la tromba e frequenta come uditore la classe di percussioni del M° Renzo Stefani successivamente frequenta il conservatorio G.Verdi di Milano dove studia con il M°Franco Campioni. A Firenze é tra i fondatori della prima scuola di musica Jazz della città il Centro Attività Musicali Andrea del Sarto, all’interno di questa struttura, per un decennio, svolge un’ intensa attività didattica e di ricerca sia come docente sia come batterista dell’orchestra della scuola che sotto la direzione stabile del M° Bruno Tommaso suona in varie città italiane e realizza una serie di registrazioni radiofoniche per la RAI. Nel 1979 frequenta i corsi al Berklee College of Music di Boston dove studia con il batterista Joe Hunt e privatamente con Gary Chafee e al Drummer Collective di New York dove viene anche invitato dal batterista Horace Harnold a tenere una lezione nel corso di musica d’insieme. Tra la fine degli anni 70 e i primi anni 80 é inoltre docente stabile nelle classi di batteria di rinomate scuole toscane. Negli anni ’80 partecipa a numerose rassegne internazionali in Italia e da concerti in Francia, Belgio, Germania, e Unione Sovietica; Nel 1888 produce per la propria etichetta discografica tre CD realizzati con risorse tecnologiche d’avanguardia, un progetto che prevede la promozione del jazz italiano all’estero nel quale, oltre al contrabbassista Furio di Castri ed all’amico giornalista Marco Magrini, prendono parte i musicisti statunitensi Paul Motian, Joe Lovano, gli svedesi Anders Jormin e Anders Kjellberg e gli italiani Franco D’Andrea, Rita Marcotulli ed Enrico Rava con il quale registra l’album “Toucan”con il gruppo Giochi Proibiti dove Borri é batterista. Attualmente é docente presso L’ Accademia Musicale di Firenze nei corsi di Batteria e Rhythm Training. Collabora con affetto da un ventennio con la ditta UFIP di Pistoia produttrice di piatti musicali e strumenti a percussione come consulente e specialista del prodotto, ha progettato recentemente un originale modello di batteria che ha chiamato “Maffy” prodotto e commercializzato dalla Q-Daila di Roma.

Sabato 30, invece, dalle 22, appuntamento mensile con Vini & Vinili. Il meglio della musica su vinile selezionata dai nostri soci fa da contorno ad una scelta di assaggi di vino diversa ogni mese.
Questo mese la musica sarà scelta e selezionata da Lorenzo Biagioni e assaggeremo i vini dell’Azienda Agricola “Colle di Bordocheo”.
Sabato pomeriggio, inoltre, al via anche gli Incontri di Fotografia a cura di Daniele Paolini, riservati ai soci che si sono iscritti. Il I incontro: Lo strumento. L’evoluzione della macchina fotografica, caratteristiche principali di una fotocamera digitale, il triangolo dell’esposizione: tempi di scatto, diaframma ed ISO, automatismi e modalità manuale: troviamo un compromesso (oppure no), il concetto di f-stop e l’importanza dell’obiettivo.
Info e prenotazioni: segreteria@bargajazzclub.com

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