Con la Campbell, le cornamuse e non solo, il pomeriggio scozzese di Barga

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Un bel pomeriggio di cultura e letteratura con un tocco tutto scozzese. Meglio di così non poteva andare l’ultima giornata del Barga Scottish festival che ieri ha visto nel centro storico di Barga il ritorno dello Scottish corner con tanti prodotti scozzesi in mostra ed un assaggio di uno sport molto praticato in Scozia come il Golf,  a cura del Circolo del Golf di Pieve Fosciana; ma anche gli incontri con la scrittrice scozzese Karen Campbell e con Helen Bellany, la moglie del grande artista John Bellany, che a Barga ha presentato il suo libro dedicato alla vita insieme al marito.

L’incontro con la Campbell si è svolto presso le terrazze delle stanze della Memoria aperto dalla cornamusa di Hamish Moore e con l’intervista a quattro mani di Sonia Ercolini e Sara Moscardini.

Il tutto, sia l’incontro con la Campbell che quello successivo con Helen Bellany, promosso ed organizzato da Unitre Barga e Cento Lumi con la collaborazione del Comune e della Proloco. Due incontri ideati anche per dare continu9ità alla bella iniziativa del Circolo Letterario e soprattutto per caratterizzare questa esperienza con un tocco scozzese.

Ex poliziotta, Karen Campbell ha raccontato il suo ingresso nel mondo della letteratura dopo aver lasciato la divisia ed in particolare interessante è stato quanto detto circa il suo prossimo libro che sarà ambientato proprio a Barga.

Il libro ci riporterà nella seconda Guerra Mondiale; intitolato “The Sound of the Hours“ (sarà pubblicato da  Bloomsbury) uscirà la prossima estate e racconterà la storia di soldato della divisione afroamericana della Buffalo e di una ragazza italo-scozzese che vive a Barga.

Ma perché un libro ambientato a Barga e perché questa storia? Karen è giunta diversi anni orsono nella cittadina grazie all’amicizia con la famiglia del giornalista bargo-scozzese Sergio casci. Durante una gita ebbe modo di conoscere la storia tragica di Sommocolonia e della battaglia del 26 dicembre 1944, della presenza dei soldati della Buffalo. Ne rimase molto colpita così come colpita fu da tutto quello che di Scozzese si respira in questa terra ogni giorno. Da qui l’idea di questo romanzo storico che, ha raccontato, hanno richiesto anche una notevole ricerca storica con la ricostruzione di quei periodi avvenuta tramite i libri del col. Vittorio Lino Biondi e di mons. Lino Lombardi.

Ex poliziotta nei  suoi primi quattro libri ha raccontato la vita di persone in divisa. Il suo quinto libro “This is Where I Am” (pubblicato nel 2013 da Bloomsbury)  parla invece di un rifugiato Somalo che vive a Glasgow ed è stato scelto per andare in onda anche in versione televisiva.

Da Glasgow si è trasferita a Galloway nel sud-ovest della Scozia dove ha completato il suo sesto libro “Rise” un’immagine della Scozia che si preparava per il referendum per l’indipendenza nel 2014.

Karen oltre a scrivere, insegna scrittura creativa e recentemente ha vinto una importante borsa di studio “Creative Scotland Artist’s Bursary” per poter fare la ricerca per il suo prossimo libro ambientato appunto a Barga.

La domenica scozzese di Barga, con un po’ di gente a curiosare per le vie di Barga in cerca dei tratti scozzesi di questo luogo, oltre allo Scottish Corner in piazza Garibaldi ha visto anche le cornamuse, il cui suono si è sentito per tutto il giorno, l’apericena scozzese proposta dal ristorante Giro di Boa della famiglia Orsucci – Pierotti, una delle famiglie bargo-scozzesi presenti nella cittadina; la mostra del Barga Celtic Supporters Club allestita nel museo Stanze della Memoria di Barga.

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