Da in escandescenze e colpisce, dopo una lite con un vicino, i Carabinieri intervenuti. Arrestato

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BORGO A MOZZANO – Un cittadino marocchino di 24 anno, residente a Capannori, ma domiciliato a Borgo a Mozzano, è stato arrestato per resistenza, minacce e violenza a pubblico ufficiale dai carabinieri del NOR di Castelnuovo Garfagnana.

I Carabinieri erano intervenuti lo scorso pomeriggio dell’8 aprile a Chifenti dove diversi cittadini avevano segnalato un’accesa lite tra due uomini in strada. Sul posto i militari accertavano che l’arrestato poco prima aveva avuto un diverbio veemente per futili motivi con un altro soggetto vicino di casa, degenerato in un vero e proprio scontro fisico. L’uomo presentava lesioni alle braccia ed al volto ed era assai palese una inequivocabile sintomatologia di una pregressa ed eccessiva assunzione di sostanze alcoliche. Anche l’altra persona presentava una ferita al capo e per questi i Carabinieri richiedevano l’intervento di un’ambulanza del 118 per le medicazioni.

Durante le prime medicazioni a bordo dell’ambulanza, il cittadino marocchino scendeva improvvisamente dal mezzo, vistosamente adirato, e con fare minaccioso correva in direzione di un gruppetto di persone che si trovavano a pochi metri, evidentemente richiamati dal parapiglia precedente,  tra le quali si trovavano peraltro anche la convivente dell’uomo e l’altro protagonista della rissa.

I Carabinieri, cercavano così di bloccare il giovane e di farlo desistere ma l’uomo reagiva sferrando calci e pugni a vuoti ai militari ed offendendo e minacciando gli stessi.

La situazione è ulteriormente degenerata ed alla fine i carabinieri, dopo comunque essere stati colpiti dall’uomo, riuscivano comunque a immobilizzarlo ed ammanettarlo ed a trasferirlo sucessivamente in caserma.

A causa del forte stato di agitazione e delle lesioni riportate, l’arrestato, su disposizione del sostituto procuratore, veniva trasportato all’ospedale di Lucca e ricoverato nel reparto di medicina, rinchiuso però nella camera adibita a casi del genere e piantonato dai carabinieri . Il marocchino è stato dimesso ieri con venti giorni di prognosi  e subito dopo

l’arrestato, in attesa dell’udienza di convalida e dell’eventuale  rito direttissimo, è statocondotto presso il carcere di San Giorgio.

Questa mattina si è infine tenuta l’udienza di convalida dell’arresto e successivamente l’udienza del rito direttissimo. Il giudice ha condannato l’imputato a un anno e sei mesi di reclusione, con pena sospesa, con sottoposizione all’obbligo di firma per tre volte la settimana.

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