ACI Lucca fa appello ai comuni e ai genitori per la sicurezza sugli scuolabus

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LUCCA – «La battaglia per la sicurezza dei nostri ragazzi la possiamo vincere solo se siamo uniti». Così il presidente e il direttore di Aci Lucca, Luca Gelli e Luca Sangiorgio, chiamano a raccolta Comuni e genitori di tutta la provincia di Lucca per dare nuova forza alla campagna “A Scuola Sicuri”, la lotta a favore della sicurezza sugli scuolabus lanciata qualche mese fa dal sodalizio automobilistico. Aci Lucca ha infatti riscontrato l’esistenza di un paradosso normativo: le cinture di sicurezza sugli scuolabus sono sì obbligatorie, ma solo sui mezzi che ne sono muniti. Mentre gli scuolabus che ne sono sprovvisti non sono tenuti a prevederle.

«L’Automobile Club – proseguono Gelli e Sangiorgio – si è fatto portavoce di questa stortura normativa e si è prefissato l’obiettivo di risolverla. Una battaglia che è impossibile vincere da soli. Per questo ci rivolgiamo ai genitori e alle amministrazioni comunali di tutta la provincia, dalla Versilia alla Piana fino alla Valle del Serchio. Ai primi chiediamo collaborazione, affinché ci segnalino le situazioni di pericolo, con scuolabus senza cinture. Alle amministrazioni comunali, invece, chiediamo che si alleino con noi: su una partita così importante come la tutela della sicurezza del bene più grande che abbiamo, i nostri giovani, non possiamo che giocare uniti. Per questo esortiamo gli amministratori a comunicarci, attraverso le pagine dei giornali o l’indirizzo mail  dedicato ascuolasicuri@lucca.aci.it, il numero degli scuolabus impiegati sul proprio territorio e quanti di questi sono dotati di cinture di sicurezza».

«Aci Lucca – concludono – è fiera di essere tra le prime realtà in Italia a intraprendere questa campagna. Siamo quindi un esempio, un apripista a livello nazionale affinché questo paradosso venga finalmente risolto».

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