KME: “Ora basta con le falsità e le illazioni”

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KME prende posizione. Dopo tutto il rincorrersi  di notizie e di prese di posizione sul pulper, dati economici e occupazione, interviene l’azienda:

“Negli ultimi giorni abbiamo letto sui media locali vari interventi da parte di più o meno autorevoli personaggi, basati per lo più su illazioni campate in aria, strumentalizzazioni e vere e proprie disinformazioni in merito al piano di rilancio complessivo dello stabilimento metallurgico di Fornaci di Barga
Facciamo dunque, per l’ennesima volta, chiarezza e sgombriamo il campo da falsità e fantocci polemici.
Il progetto allo studio di KME è basato su alcuni PILASTRI IRRINUNCIABILI:
• rilancio della produzione di semilavorati di rame e leghe con l’utilizzo di impianti fusori alimentati da energia elettrica piuttosto che la riattivazione dell’impianto alimentato a gas.

• Raggiungimento dell’autonomia energetica che permetta la sostenibilità nel tempo della competitività e redditività dello stabilimento, attraverso la realizzazione di un impianto di generazione di energia elettrica destinata alle esigenze della fabbrica (10-12 Megawatt). È stata avviata una attenta ricognizione delle migliori pratiche e tecnologie adottate a livello internazionale (soprattutto nei paesi scandinavi, all’avanguardia nel settore)per assicurare la migliore efficienza e la massima sostenibilità ambientale.

• Il miglioramento ulteriore del livello di emissioni globali della fabbrica, pur sapendo che la configurazione attuale della stessa è già al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge. La scelta del combustibile utilizzato per alimentare l’impianto, sia esso proveniente dagli scarti di lavorazione delle cartiere presenti nel territorio, sia altro, dovrà INDEROGABILMENTE rispettare questo principio sotto la supervisione e certificazione di enti terzi accreditati e riconosciuti.

• Il rilancio del Centro Ricerche per realizzare un polo di formazione e sperimentazione per lo sviluppo dell’economia circolare, usufruendo dell’esperienza quasi secolare dell’azienda in questo settore, della collaborazione di prestigiosi centri universitari e aperto all’apporto di iniziative pubbliche e private impegnate nel settore.
Il processo decisionale è stato, è e sarà sempre improntato alla massima trasparenza nei confronti di tutti gli interlocutori, rispettando la propria tradizione e gli obiettivi sopra definiti sono stati con chiarezza e più volte indicati negli incontri, istituzionali e persino informali, tenuti in questi mesi a tutti i livelli.
Ci sono dei limiti, però, che non possono essere superati. Sono quelli della verità e della buona fede.
L’azienda non tollererà da parte di nessuno la messa in discussione delle proprie finalità nel campo della sostenibilità sociale, ambientale ed economica.
La volontà di KME, dunque, è quella di continuare il confronto con tutti i soggetti interessati, ma pretende da tutti il rispetto della verità dei fatti e non è disposta ad accettare illazioni e falsità , tanto più se dettate da volontà di strumentalizzazione per altri scopi, politici, elettoralistici, ideologici o di visibilità mediatica, ma privi di qualsivoglia riscontro oggettivo da parte di chicchessia, politico, sindacalista o apprendista stregone e improvvisato agit-prop.”

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Commenti

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  1. Buonasera,
    Gentilmente vorrei essere istruita su cosa si intenda per: ” miglioramento ulteriore del livello di emissioni globali della fabbrica”, nonché avere i nomi dei politici che marciano su una così delicata questione, e avere infine lumi su quali falsi dati siano stati diffusi.
    Giusto per aprire gli occhi, da cittadina forse erroneamente preoccupata.
    Grazie Michela

  2. armando guidiccioni


    Boni che tra qualche mese arriverà il parere contrario del luminare Montanari.

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