Lotta evasione Comune. Arrivati i primi 20 verbali. Critiche per i metodi considerati repressivi

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Lo avevano detto in Comune. Il recupero dall’evasione fiscale relativo ad autorizzazioni non concesse, a permessi scaduti, a suoli occupati senza aver pagato i relativi costi, a licenze edilizie mai chiuse, il recupero insomma a 360 gradi di tutto quello che aziende e cittadini devono pagare all’Amministrazione Comunale, sarebbe stato rigoroso..

Proprio in questi giorni sono arrivati i primi di una serie di accertamenti che sarà sicuramente abbastanza lunga e che alla fine dovrebbero portare nelle case comunali, solo per il 2016, importi di recupero a 360 gradi da evasione fiscale per circa 250 mila euro. Recuperi che riguarderanno un po’ tutti i settori di intervento, dall’urbanistica, al codice della strada, dal suolo pubblico, fino alle autorizzazioni per le insegne pubblicitarie

I 20 accertamenti arrivati

riguardano appunto la mancata autorizzazione per il posizionamento di insegne pubblicitarie e sono stati rilevati dall’ufficio area assetto del territorio. Le aziende interessate sarebbero colpevoli secondo il comune di non aver mai chiesto l’autorizzazione. Ma presto altri verbali arriveranno anche a chi si è dimenticato di rinnovare la richiesta che ha una specifica scadenza secondo l’articolo 23/4-11 del codice della strada.

In Comune non sono mancate le lamentele ed anche in paese non mancano i mugugni; soprattutto per il metodo che viene ritenuto estremamente repressivo. “Nessuno ci ha mai informato fino ad ora – è stata la critica di alcuni – di questa situazione perché altrimenti ci saremmo messi in regola. Invece si colpisce in questo modo perché si vuole fare cassa sulle tasche dei cittadini”.

L’assessore al bilancio Caterina Campani conferma però la decisa intenzione del Comune a risanare tutte le anomalie autorizzative o tributarie esistenti nei confronti dell’amministrazione comunale: “Capiamo il disappunto, ma ci sembra giusto che tutti paghino quello che altre aziende o le altre realtà pagano regolarmente. Non sarebbe equo se non cercassimo di risanare le situazioni anomale.

Posso però aggiungere che è già partito un lavoro che porteremo avanti con gli uffici per creare uno specifico database dove annoteremo tutte le scadenze e che permetta di informare le attività sulle autorizzazioni in scadenza”.

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