KmE-Eredi Gnutti Metalli, prosegue la ricerca di un cammino comune per uscire dalla crisi

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Continua la ricerca di una sinergia per la conquista del mercato del rame nazionale tra KME e Eredi Gnutti metalli. Mentre i sindacati attendono di conoscere i nuovi incontri in programma con l’azienda per approfondire la trattativa sul nuovo piano industriale anticipato nelle settimane scorse, valido fino al 2018 e per il rinnovo degli ammortizzatori sociali per i prossimi tre anni, va avanti anche il dialogo con Gnutti, alla ricerca di una possibile joint venture che dovrebbe servire a contrastare la difficile congiuntura nel comparto.

Proprio in questi giorni i due gruppi hanno pubblicato i rendiconti annuali, sottolineando, entrambi, i tentativi di riallineamento dell’attività, finalizzati alla ricerca di un migliore posizionamento sul mercato.

Del resto anche negli ultimi incontri con i sindacati l’azienda ha continuato a ribadire che rimaneva aperta la strada di un azione comune con Gnutti, anche se comunque, se l’accordo non riuscisse, KME era intenzionata, come ribadito anche dallo stesso presidente di Intek Gruppo Vincenzo Manes, a portare avanti l’avventura della produzione del rame anche in solitaria.

Comunque, nella relazione sulla gestione allegata all’ultimo bilancio di Eredi Gnutti (bilancio in perdita di 7 milioni di euro anche per questo gruppo ndr) si parla appunto di “colloqui con una primaria società concorrente” e si racconta che le due società a fine 2015 si sono scambiate lettere di intenti, “documenti che manifestano l’interesse a studiare una possibile ed eventuale confluenza”. Nel documento si parla anche della volontà di «una razionalizzazione delle attività aziendali”.

Razionalizzazione che sarebbe alla base, se mai si andasse in questa direzione, dell’accordo tra Gnutti e KME con una organizzazione diversa della produzione di rame e laminati, a cominciare ovviamente dallo stabilimento di Fornaci. Da non dimenticare che per la vecchia “metallurgica” è ancora in ballo la questione della chiusura del forno fusorio Asarco.

Tutto comunque è ancora possibile, niente è stato deciso e di certo questi saranno gli argomenti del confronto tra sindacati e azienda, ma anche di un futuro confronto tra le istituzioni e KME alla quale le realtà istituzionali hanno chiesto un confronto a 360°.

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