Dopo lo sciopero di mercoledì era atteso per giovedì a Lucca il nuovo confronto tra azienda KME e sindacati. Un confronto comunque tecnico e non legato alle principali richieste ribadite nella vertenza avviata con la proclamazione del pacchetto di 12 ore di sciopero di cui 4 organizzati appunto per mercoledì scorso a Fornaci.
Si è parlato invece del rinnovo dei tre mesi del contratto di solidarietà e le notizie uscite dal confronto sono state positive per i sindacati e per il mandato a loro affidato dai lavoratori. Il punto era che i sindacati non erano disposti a firmare un rinnovo se non fosse stata concessa la maturazione dei ratei della tredicesima anche in presenza di contratti di solidarietà. L’accordo è stato insomma trovato: L’azienda ha accettato – spiega Mauro Rossi, il segretario provinciale della FIOM – che in questo periodo matureranno i ratei e si prenderà per buono l’accordo del 2013 che prevedeva la rotazione di chi va in solidarietà.
Sul resto, sulle richieste per la presentazione di un definitivo e concreto piano industriale che non preveda la chiusura del forno rame ed anche sulle richieste per un progetto di manutenzione e di investimenti per tenere le macchine funzionanti per l’oggi ed il domani, il tutto è stato rimandato ad aprile”.
Non ci sono ancora date certe, ma quasi sicuramente i giorni successivi al 4 aprile sembrerebbero quelli buoni per riaprire su questi punti un confronto azienda-sindacati.
Sull’incontro di ieri e sulle prospettive di aprile interviene anche la RSU di KME: “All’interno dell’accordo è stata riconosciuta la maturazione dei ratei di tredicesima con il meccanismo della franchigia dopo il quinto giorno di ricorso all’ammortizzatore sociale, così come avevamo richiesto. Sollevati da questo primo risultato, ottenuto grazie all’azione di protesta messa in campo, siamo consapevoli che la vera trattativa importante sta per iniziare.
Dal mese di Aprile si terranno a Firenze una serie di incontri serrati, che porteranno al centro della vertenza: ora chiediamo all’azienda di avere chiarezza sulla situazione del gruppo, un piano industriale nel settore della lavorazione del rame, Un piano straordinario di manutenzione, considerando chiusa la prospettiva della riconversione idroponica, che rilanci il gruppo in tutti i suoi settori a partire dall’obiettivo irrinunciabile della rimessa in funzione del forno fusorio Asarco di Fornaci di Barga. La mobilitazione continua con 8 ore di sciopero già proclamate nell’ultima assemblea.
La RSU vuole ringraziare particolarmente anche: le lavoratrici della ditta PELLEGRINI (mensa) e coop. FANIN che hanno aderito allo sciopero, le rappresentanze sindacali di PERINI, CORGHI, FOSBER, i commercianti CIPAF e tutta la cittadinanza, per il sostegno attivo dato mercoledì scorso nell’ambito della manifestazione svolta a Fornaci“.
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