Accoglienza migranti. Difficoltà a Barga a trovare sistemazioni. Probabile il ritorno della soluzione Colle Fobia

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Giorno decisivi anche per il comune di Barga per affrontare la questione dell’ospitalità ai richiedenti asilo, ai profughi che continuano ad arrivare al centro di accoglienza gestito a Lucca dalla Croce Rossa dove ormai siamo all’emergenza.

Il Comune di Barga è da giorni impegnato in una trattativa con alcuni privati per individuare alcune strutture in affitto. Sono state viste abitazioni che in totale potrebbero accogliere da 10 a 14 migranti, dislocate nelle varie zone del comune.

Per il momento però la situazione è in stallo. Il problema sta negli affitti richiesti dai proprietari delle abitazioni che sarebbero eventualmente disponibili, come ci spiega il sindaco Marco Bonini:

“I privati che abbiamo contattato pensavano di realizzare cifre più cospicue ma fuori da ogni logica. Il doppio delle cifre di mercato per il nostro territorio. Pagare così tanto vorrebbe dire sottrare risorse da mettere invece a disposizione di quelle associazioni che secondo i nostri piani dovrebbero seguire l’accoglienza e l’assistenza dei richiedenti asilo giorno dopo giorno. La nostra priorità è realizzare condizioni ottimali di accoglienza, ma questo non sarebbe possibile sostenendo cifre ingenti per gli affitti.

In questi giorni dovremo comunque fornire una risposta alla Prefettura che da tempo chiede una collaborazione anche al comune di Barga per risolvere l’emergenza in corso: Se comunque non riusciremo a trovare un accordo con i privati, la Prefettura deciderà entro la settimana in maniera autonoma, utilizzando per un certo numero di immigrati le strutture comunali disponibili”.

L’unica opzione possibile in tal senso ritorna ad essere una delle strutture presenti al centro faunistico didattico di Colle Fobia. Sicuramente non l’immobile che ospita l’area didattica, ma una delle due abitazioni più piccole, per un massimo di 8-12 migranti secondo le ipotesi del sindaco: “Per noi questa sarebbe, come più volte abbiamo detto, l’ipotesi peggiore; quella che meno favorirebbe l’integrazione e l’accoglienza visto l’area isolata in cui si trova il centro, ma comprendiamo anche le esigenze a risolvere il problema che vengono dalla Prefettura”.

Intanto, per l’accoglienza dei profughi, comincia a muoversi qualcosa anche a livello parrocchiale. Anche a Barga l’appello lanciato da Papa Francesco domenica scorsa non è rimasto inascoltato e qualche sviluppo lo si potrebbe avere nei prossimi giorni.

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