Migranti ospitati a Colle Fobia? Bonini: “No, vorrebbe dire ghettizzarli”

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Pubblicato nei giorni scorsi nella cronaca grossetana di un giornale regionale, era apparso tra i luoghi probabili per ospitare i migranti che continuano a sbarcare sulle coste italiane, per quanto riguarda la regione toscana, anche il centro didattico faunistico- ambientale di Colle Fobia, una struttura che è composta di tre diversi edifici che possono ospitare fino a 42 persone e che si trova nella montagna barghigiana.

Una struttura molto bella, che si trova a 700 m. slm, immersa nel verde e nella natura e completamente isolata, gestita dalla Unione dei comuni.
Nelle proprietà che la Regione ha nei vari comuni toscani, sarebbe stata indicata anche la possibilità di trasferire una parte di migranti presso il centro di Colle Fobia, ma la notizia non ha trovato conferme ufficiali da Barga come ci spiega il sindaco di Barga, Marco Bonini:
Già a maggio, prima delle elezioni, avevamo fatto presente alla Regione che quella struttura non sarebbe stata idonea ad ospitare i migranti. Troppo isolata, senza collegamenti con il fondovalle. Ospitare qui i rifugiati vorrebbe dire ghettizzarli. Da quella comunicazione non ci siamo più mossi se non con il nostro impegno con la Prefettura a ricercare attraverso alloggi privati la sistemazione di un numero massimo di 6 migranti che peraltro sarebbe nostra intenzione impiegare sul territorio nei lavori socialmente utili.
Impossibile per il nostro comune fare di più a causa della forte “emergenza casa” che interessa il nostro territorio e che riguarda alcune nostre famiglie.
Escludo quindi che si possa andare all’utilizzo di Colle Fobia né di altre soluzioni di cui si vocifera in questi giorni come l’ex centro ricerche di Fornaci di Barga. L’unica possibilità, proprio in questi giorni stiamo facendo ricerche in proposito è appunto quella di trovare sistemazioni presso abitazioni private e che il Comune di Barga si impegnerebbe per un massimo di 6 rifugiati”.

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