Barga Giardino, il taglio dei cedri riaccende la polemica

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Il recente taglio di due dei quattro grandi cedri risalenti agli anni ’20 del secolo scorso, ha innescato nuovamente la polemica relativa al progetto di riqualificazione di Barga Giardino avviato nelle settimane scorse dall’Amministrazione Comunale e che prevede la realizzazione di una nuova piazza e la nuova organizzazione di via Mordini e Piazza Pascoli.

Tra i punti caldi della polemica, innescatasi già da maggio, appunto il taglio delle piante che ad alcuni cittadini, nonostante le spiegazioni del Comune circa la pericolosità delle piante (che sarebbero comunque state abbattute ugualmente ai di là del progetto n.d.r.), non è mai andata giù.

Così il taglio di due dei cedri, iniziato nei giorni scorsi ed a cui manca solo a questo punto l’abbattimento del lungo fusto alto più di 18 metri, ha di nuovo scatenato i detrattori del progetto che in special modo sui social media non hanno risparmiato critiche feroci al Comune di Barga.

Si è così creato un vero e proprio dibattito quasi quotidiano tra chi è contrario e chi invece si dice a favore e non mancano anche toni aspri.

Anche il primo cittadino Marco Bonini ha preso parte al dibattito scrivendo nei giorni scorsi su Facebook:
“Al di là di come ognuno possa vedere questo progetto, che trova anche il favore di tanti altri cittadini, ci tengo ad informare che, dopo il consiglio comunale in cui si è parlato dell’argomento, sono stati fatti incontri con delegazioni, associazioni e singoli cittadini ai quali è stato presentato sia il vecchio progetto sia quello modificato. Il progetto è presso l’ufficio tecnico, per essere visionato da chiunque. Certo non è possibile mettere tutti d’accordo, perché è giusto che ognuno abbia la propria idea, ma proprio per questo stesso motivo non ritengo corretto definire comportamenti autoritari e arroganti quelli che non soddisfano il nostro volere.
Questo non per alimentare la polemica ma perché se ci sono persone che non condividono, per vari motivi, questo progetto, ce ne sono altrettante, magari più silenziose, che lo aspettavano da anni”.

Di sicuro c’è solo una cosa a questo punto. Che i lavori sulla piazza andranno avanti fino alla loro scadenza, prevista per il 15 settembre; e che la polemica continuerà ad impazzare forse per tutta l’estate.

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