Piscine ad uso natatorio, un incontro sulle novità della legge regionale

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Giovedì 18 dicembre presso la sala Colombo a Barga in via del Giardino, si terrà una riunione, coordinata da Tania Franchini, con i consiglieri regionali Marco Remaschi ed Ardelio Pellegrinotti sulla proposta di legge 366 e sulle modifiche alla legge regionale del 9 Marzo 2006 sulle norme in materia dei requisiti igienico sanitari delle piscine ad uso natatorio.

Una legge che è stata a cuore ai due consiglieri, perché penalizzava soprattutto i piccoli agriturismi a vocazione turistica, si tratta di modifiche importanti se pensiamo che il 25% degli agriturismi italiani si trovano in Toscana.
Il testo è in aula in questi giorni e domani i due consiglieri saranno presenti in questa riunione per dare le informazioni definitive sulle modifiche apportate.

Proprio nei giorni scorsi, in un comunicato congiunto, i due consiglieri spiegavamo le novità previste:

 

“Dopo aver valutato con attenzione gli aspetti strutturali e la realistica sostenibilità economica – hanno commentato i due dopo che la proposta è stata licenziata dalla IV Commissione regionale sanità –  abbiamo cercato di alleggerire vincoli e difficoltà, anche in relazione al processo di revisione in corso della normativa tecnica (Uni) sulle piscine, intervenendo con alcune correzioni mirate relative agli impianti privati ad uso pubblico, introducendo procedure e adempimenti agevolati ma soprattutto riformulando l’articolato relativo al tema dell’autocontrollo e del rispetto di requisiti strutturali e di parametri igienico-sanitari”.

In sostanza tale modifica intende porre al centro il tema delle capacità organizzative e tecnico-gestionali degli stessi operatori del settore introducendo le seguenti disposizioni: previsione di legittimità di banchine perimetrali alla vasca di balneazione in manto erboso; inserimento nelle procedure di autocontrollo nella verifica di conformità dei parametri delle acque di approvvigionamento non provenienti da pubblico acquedotto; assoggettamento delle procedure di riciclo, rinnovo e reintegro delle acque alle disposizioni tecniche Uni o, alternativamente, all’attività di autocontrollo; introduzione di ulteriore agevolazioni quali la cassetta portatile di pronto soccorso ed il sistema di chiamate di emergenza in uno spazio dedicato; possibilità di utilizzare siepi vegetative o adeguati sistemi di allarme certificati per evitare l’accesso alle aree di balneazione delle persone non autorizzate.

Dalle consultazioni con le categorie sono poi state colte indicazioni per arricchire e migliorare il testo senza però  allontanarsi dalle linee guida generali. E’ stato rimosso il limite precedentemente fissato in 15 posti letto; proporzionato il sistema formativo del personale addetto all’esperienza consolidata dell’operatore oltre che ai costi ed al volume dell’attività dell’impianto.

 “Questo atto – concludono Remaschi e Pellegrinotti – impegna la Giunta all’emanazione di un regolamento attuativo entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge. Il testo andrà in aula nella seduta del 16-17 dicembre (ieri e oggi per chi legge ndr)rispondendo così alle attese dei tanti operatori augurandoci che tale misura possa favorire dinamiche occupazionali positive in un settore strategico per Lucca e la Toscana come il turismo”.

 

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