Treno stracolmo per i Comics. Convoglio fermo a Barga-Gallicano per 50 minuti e viaggiatori rimasti a piedi. Con tanto di beffa

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Tutti stipati in un treno troppo piccolo, e con un vagone chiuso per colpa di un vetro rotto. Questa mattina, nella stazione di Barga – Gallicano, ovvero a Mologno, per i tanti amanti dei Comics diretti a Lucca col treno da Aulla, giunto alla fermata di Barga – Gallicano alle 9.40, sono stati attimi di tensione e rassegnazione. Colpa, si diceva, di un convoglio già partito pieno ad Aulla, e che si è riempito a tal punto che dopo poche fermate non c’erano più posti in piedi.

Anche perché, di fatto, erano disponibili solo due carrozze sulle tre già di per sé insufficienti dato l’alto numero di passeggeri. Ecco che allora è scoppiata la rabbia dei viaggiatori e di coloro che volevano salire sul convoglio trovando solo posti in piedi. Al punto che nonostante i tentativi di dialogo tra utenti e capotreno, sono intervenuti, ma solo per monitorare la situazione, anche i Carabinieri giunti da Castelnuovo, e la pattuglia di turno a Barga.

Alla fine, il treno è ripartito con circa cinquanta minuti di ritardo. Alcuni ragazzi sono stati fatti scendere anche perché era stato promesso, a quanto si sa, l’arrivo di un pullman che poi li avrebbe dovuti accompagnare a Lucca. Ma non è andata così e non è stata la sola anomalia di questo episodio. Ecco che cosa ci racconta una testimone che è voluta restare anonima:

“Siamo saliti alla stazione di Fosciandora con il treno che è arrivato con già mezzora di ritardo. Eravamo stipati come sardine, dato che una delle carrozze non era accessibile a quanto pare per la rottura di un vetro. Arrivati alla stazione di Barga – Gallicano il treno si è fermato e ci siamo rimasti per più di mezz’ora. Sono arrivati anche i carabinieri ed alla fine alcune persone hanno deciso di scendere, compreso il nostro gruppo, per permettere al treno di ripartire. Ci avevano infatti assicurato che sarebbe arrivato un bus che avrebbe sostituito la corsa, ma non è mai arrivato. Ormai era l’una e qualcuno, come me, ha deciso di rinunciare; altri si sono fatti accompagnare a Lucca dai propri genitori o amici. Quello che ci ha fatto infuriare ancora di più, oltre al tempo perso senza motivo ed a tutti i disagi che abbiamo sostenuto, è l’aver saputo che alla stazione successiva di Fornaci di Barga sarebbero stati fatti salire nuovamente dei passeggeri. Per quale ragione siamo stati trattati così?”.

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