Osservatorio: “il sindaco si impegni per il DH oncologico”; il Comitato critica invece l’operato dei consiglieri regionali

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Sanità, dopo mesi di stallo del dibattito relativo ai nostri ospedali ed alla sanità della Valle del Serchio, è tornata a riaccendersi l’intera questione. A Barga ci ha pensato l’Osservatorio della sanità della Valle del Serchio che si è mobilitato per la difesa del servizio di day hsopital oncologico presso l’ospedale di Barga, destinato, secondo quanto si sa dai piani sanitari dell’ASL, ad essere unificato in quel di Castelnuovo, con l’unificazione invece a Barga della Dialisi dopo la realizzazione dei nuovi locali.
L’Osservatorio in questi giorni ha scritto una lettera al primo cittadino di Barga, Marco Bonini dove esprime il proprio disappunto e l’assoluta contrarietà alla cessazione del servizio di day hospital oncologico svolto proficuamente presso l’Ospedale di Barga in favore dei numerosi pazienti della Media Valle che si devono sottoporre a queste particolari terapie. L’Osservatorio chiede al sindaco, alla maggioranza ed all’intero consiglio comunale di impegnarsi fattivamente e concretamente per impedire questo ulteriore tentativo di “ esproprio “ dal nostro territorio di servizi pubblici di primaria importanza.

Intanto, in Garfagnana, da registrare anche il pesante comunicato emesso dal Comitato per la sanità della Valle del Serchio; un duro attacco nei confronti in particolare dei consiglieri regionali Marco Remaschi e Ardelio Pellegrinotti, accusati di aver disatteso le promesse fatte sulla questione ospedale unico e di aver dimostrato sulla questione sanitaria un immobilismo al quale in questi mesi sta facendo eco l’atteggiamento dei sindaci, non ancora in grado di nominare un presidente per la conferenza zonale dell’articolazione dei sindaci.

“Il comitato Per la Sanità nella Valle del Serchio crede sia il momento di denunciare il fallimento politico dei consiglieri regionali eletti nella nostra zona, Marco Remaschi e Ardelio Pellegrinotti. L’impegno più grande, palese, preso dai due nostri rappresentanti era stato quello di dare un futuro alla sanità in Valle, che a loro dire non poteva più essere garantito da un presidio diviso come oggi tra Barga e Castelnuovo: secondo i “nostri” due consiglieri, l’unica strada era costruire una nuova struttura in cui unificare le attività, tanto che Marco Remaschi, come presidente della Commissione regionale Sanità, aveva garantito a più riprese “impegno, serietà e copertura finanziaria”. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Dopo il solenne accordo sottoscritto da Regione Toscana, Asl e Conferenza dei sindaci nel 2012, nel febbraio 2013 la sofferta decisione sulla localizzazione, unico atto concreto fin qui realizzato: da quel giorno, per diciotto lunghi mesi, la Giunta Regionale presieduta da Enrico Rossi non ha fatto che nascondersi, fuggire le proprie responsabilità, apertamente spalleggiata anziché contrastata da un Marco Remaschi che ben altre promesse aveva fatto ai suoi elettori. Il suo palese voto contrario alla costruzione del nuovo ospedale il 2 Ottobre 2013 (unico tra le decine di consiglieri regionali presenti), il suo altro recente voto contrario all’inserimento nel nostro ospedale tra le strutture sicuramente previste nel paragrafo “Programmazione investimenti in Sanità” del Piano Sanitario sono davvero difficili da spiegare: si sarà trattato di incapacità, di codardia, o cos’altro? Se Remaschi ha rivolto contro la Valle il peso della propria posizione di presidente, Pellegrinotti non è certo riuscito a difendere la bontà del progetto in seno alla Regione: la sua mano alzata a favore dell’inserimento nel Piano Sanitario del nostro ospedale, settimana scorsa, non allevia la colpa politica per un progetto naufragato con disonore. Per i due consiglieri, non basta un comunicato frettoloso e pieno di falsi riferimenti agli atti ufficiali regionali per nascondere le proprie responsabilità.

In più, a livello locale, è davvero pesante la cappa di incertezza, di paura paralizzante che è caduta sui nostri sindaci: nel mese scorso si era deciso di procrastinare ancora l’elezione del nuovo presidente, convocando entro il 10 Novembre una nuova assemblea dell’articolazione zonale della Conferenza, provvisoriamente presieduta da Marco Bonini; anche questa data, allora lontana, è ormai passata da molto tempo, e ancora tutto tace. Mentre la nostra intera classe politica gode il più immeritato dei riposi, l’annunciata prospettiva di una drastica riduzione dei servizi sta iniziando a farsi realtà: la Asl prosegue infatti nella direzione di un puro razionamento, se è vero che Polimeni ha annunciato che accentrerà a Barga la dialisi e a Castelnuovo il day hospital oncologico, interrompendo gli analoghi servizi oggi erogati in entrambi gli stabilimenti ospedalieri. Il futuro della nostra assistenza sanitaria è rimasto facile preda di ciechi risparmi, nel più desolante deserto amministrativo”.

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