A proposito dei lavori su Piazza Galletto. Che cosa intende il Comune per “fare la nostra parte?”

- 3

Gentile Direttore,
ho letto il commento di Giuseppe Luti e ho trovato le parole che mi riguardavano su presunte “divergenze fra proprietario e comune” poco comprensibili.

Per chiarire meglio la mia posizione vorrei raccontare cosa è avvenuto il 20 maggio 2014.

Si presenta presso la mia abitazione un Geometra del Comune di Barga perché il giorno seguente sarebbero venuti a rifare un po’ la pavimentazione in qualche metro quadro della piazza, se gentilmente potevo rimuovere il ponteggio, il tutto alle 16.00 per il giorno successivo, direi una richiesta abbastanza inusuale visto che il ponteggio è lì dal 26 maggio 2013 e ci sono voluti due giorni per il puntellamento del muro e il suo montaggio.

Quando ho chiesto che tipo di intervento sarebbe stato fatto mi dicono che avrebbero smontato 2/3 mq di pavimentazione che i soldi erano un residuo di altri interventi e che c’erano solo quelli.

Successivamente incontro un assessore del Comune di Barga che fortificato per il successo elettorale e dunque non più in cerca di consenso mi esortava a “fare la mia parte”.

Io non so più quale sia la mia parte:

nel 2008 avverto di un dissesto di piazza Galletto che coinvolge anche il mio muro di recinzione – niente; nel 2009 faccio i lavori di facciata, intimatimi dal comune con ordinanza e durante i lavori chiedo che mettano mano alla Piazza così da permettermi di restaurare il muro, a mie spese – mi risponde il dirigente che ci sono 200.000,00 euro per intervenire su tutta la zona di via delle Fontane e che c’è la volontà di fare un intervento volto a valorizzare molto meglio tutta quella parte di centro storico; negli anni successivi in diverse occasioni, come l’allagamento della mia abitazione a seguito degli eventi alluvionali, torno a chiedere un intervento di ripristino della piazza; nel 2013 dopo l’evento sismico si aggrava la situazione statica del muro e pago una ditta per il montaggio di un ponteggio a protezione dell’incolumità dei passanti e della mia famiglia; A livello personale mia figlia di 3 anni e mezzo cade nella piazza e si rompe il labbro superiore oltre a escoriazioni varie sul viso.

Eccoci dunque alla vicenda sulla “pavimentazione di una porzione di piazza”, circa 3 mq, di cui ho raccontato all’inizio.

Ho già spiegato a diversi tecnici che io posso mettere in sicurezza il mio muro solo quando il Comune interviene sulla piazza, fatto confermato dalla relazione geologia, circa € 1.400,00, da me commissionata per capire i fenomeni che interessano il cedimento di una porzione del sottosuolo di Barga Castello.

Non riesco francamente a capire adesso cosa si intenda per fare la mia parte, è più di un anno e mezzo che sono costretta in una situazione di disagio senza poter usufruire di una porzione della mia abitazione, francamente non riesco a capire a quali dissapori alluda Luti, mi sembra di trovarmi di fronte ad altro.

Mi rimane la speranza che una delle telecamere, per le quali noi collettività abbiamo pagato 73.000 euro come comune di Barga e 63.000 come cittadini dell’unione europea, venga piazzata nelle vicinanze di via di Borgo in modo da riprendere il momento esatto in cui tutto crollerà. 

Senza ombra di dubbio soldi ben spesi.

Cordialmente
Lorenza Cardone

Tag: , ,

Commenti

3


  1. Piazza Galletto
    Bene, ora sappiamo tutti che il Comune, nonostante i proclami di fare i lavori, NON HA I SOLDI e quindi non li fa. E lascia peggiorare la situazione. Speriamo che non succeda niente di grave. E fa bene la Sig:ra Cardone a risentirsi ancora di più nei confronti dell’Amministrazione Comunale che lascia passare anni e anni, peggiorando il degrado e non riesce, e a questo punto, non vuole prendersi la responsabilità delle sue negligenze.Giuseppe Luti15-09-2014 – ore 22.46


  2. Lavori pubblici
    Il Comune siamo noi. Siamo noi che li abbiamo (io no, veramente) eletti. Siamo noi che ci abitiamo. Siamo noi che li finanziamo. Siamo noi che dobbiamo riprendere le redini della nostra comunità e gestirla per il bene comune.Il 16 ottobre non versiamo l’imposta comunale che ci verrà richiesta ma creiamo per tempo un comitato che apra un c/c apposito su cui i cittadini verseranno la somma per utilizzarla per l’esecuzione dei lavori pubblici ritenuti più urgenti. In barba alle leggi, ai regolamenti, alla politica, ai potenti ed alla burocrazia.Si chiama disobbedienza civile; o iniziamo a far così o rimarremo sempre pecore.


  3. Promesse e investimenti
    Per farsi due amare risate, basta leggere i “Documenti correlati” in coda a questo articolo:11 gennaio 2014: “Al via i lavori per Piazza Galletto, Via Lato e Via del Giardino”.26 febbraio 2014: “Lavori pubblici in corso o al via nel comune per alcuni milioni di euro”. (si parla anche di Piazza Galletto) 3 aprile 2014: “Lavori al via a Barga” (si riparla anche di Piazza Galletto)E questi sono soltanto i più recenti sull’argomento.Riguardo ai soldi necessari, ammesso e non concesso sia questo il problema, compito minimo della politica è decidere dove spenderli, per quanto pochi essi siano.Come nell’esempio fatto da Lorenza, si possono acquistare nuove telecamere per la gioia della ditta che dovrà fornirle.Oppure, si può scegliere di investire nella tutela e nella salvaguardia del nostro territorio, magari coinvolgendo giovani del posto con lo strumento delle borse lavoro.Nella seconda ipotesi, forse riusciremmo ad evitare alcune delle emergenze alle quali purtroppo ci siamo abituati negli ultimi anni, con tanto di assessori costretti a volare da una parte all’altra del comune per fornire assistenza e farsi scattare una foto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.