Voto in conferenza dei Sindaci: ecco le quote

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È stato pubblicato questa mattina dal giornale La Nazione il dettaglio della distribuzione dei voti per l’articolazione zonale della conferenza dei Sindaci per la sanità, dopo le modifiche decise dalla Regione Toscana. L’organismo che, nella sua riunione zonale, ha potere di decisione in materia di Sanità e che nei mesi scorsi più volte si è riunito (e scontrato) in merito al progetto dell’ospedale unico della valle.

Quello utilizzato fino alla pubblicazione della legge regionale di pochi giorni fa era un sistema di voto ritenuto non rappresentativo e quindi contestato soprattutto dal sindaco di Barga Marco Bonini (nella foto) che più volte aveva segnalato l’iniquità della distribuzione del voto, che finiva per dare maggior potere ai comuni della Garfagnana che però rappresentavano una quota minore di abitanti.

Con la Legge Regionale numero 45 del 30 luglio 2014 l’equilibrio della Conferenza è stato cambiato, anche se, con le modificazioni apportate dalla fusione dei Comuni di Fabbriche di Vallico e Vergemoli, i vecchi assetti tra bassa ed alta valle sono comunque variati. L’entrata di Fabbriche nell’orbita dei comuni della Garfagnana abbassa infatti di un poco il numero di abitanti della Valle del Serchio ma i criteri individuati dalla nuova legge accorciano comunque le distanze tra il peso di una e dell’altra parte.

La L.R. 45/2014 prevede infatti che “La Conferenza delibera con il voto favorevole della maggioranza dei sindaci presenti alla seduta, che rappresentino, con riferimento ai dati dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) dell’ultimo censimento generale della popolazione, la maggioranza della popolazione dei comuni della zona-distretto”. Una regola che rende molto più equa la votazione ma che rischia di creare momenti di impasse: in pratica, infatti, si richiede che l’accordo sia preso dalla maggioranza dei sindaci presenti alla seduta, ma nella votazione gli stessi devono anche rappresentare la maggioranza della popolazione della Valle.

Nel dettaglio, la Media Valle – dopo l’uscita di Fabbriche di Vallico – con Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Coreglia, è composta da 28.611 abitanti ed ha un peso di 8,331 quote di voto.

La Garfagnana ha invece 29.338 abitanti per 8,662 quote disponibili. Le due zone hanno quindi uno scarto di appena 727 abitanti per una differenza di 0,174 punti; fatto che può portare a momenti di immobilità o addirittura a ribaltamenti della votazione, come ad esempio nel caso in cui il comune di Molazzana (in Garfagnana) continui a strizzare l’occhio alle politiche dei comuni della Media Valle, così come è stato nelle decisioni a proposito dell’ospedale unico, quando il sindaco Simonetti votò a favore della localizzazione della struttura nel comune di Barga piuttosto che in quello di Pieve Fosciana.

Di seguito il dettaglio per ogni comune:

Bagni di Lucca – abitanti 6027, quote 1,830
Barga – abitanti 10125, quote 2,986
Borgo a Mozzano – abitanti 7227, quote 2,131
Camporgiano – abitanti 2285, quote 0,674
Careggine – abitanti 584, quote 0,172
Castelnuovo – abitanti 6059, quote 1,787
Castiglione – abitanti 1860, quote 0,548
Coreglia – abitanti 5232, quote 1,543
Fabbriche di Vergemoli – abitanti 820, quote 0,241
Fosciandora – abitanti 621, quote 0,183
Gallicano – abitanti 3882, quote 1,145
Giuncugnano – abitanti 469, quote 0,138
Minucciano – abitanti 2221, quote 0,655
Molazzana – abitanti 1127, quote 0,332
Piazza al Serchio – abitanti 2548, quote 0,751
Pieve Fosciana – abitanti 2418, quote 0,713
San Romano – abitanti 1459, quote 0,430
Sillano – abitanti 681, quote 0,200
Vagli – abitanti 991, quote 0,291
Villa Collemandina – abitanti 1363, quote 0,402
totale
Mediavalle – abitanti 28611, quote 8,489
Garfagnana – abitanti 29338, quote 8,663

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