Le Ballerine volanti sono arrivate a Fornaci. Tutto intorno, “Fornaci Movie”

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Grande spettacolo a Fornaci con l’arrivo delle Ballerine volanti, un gruppo di sei atlete che ha volteggiato in piazza IV Novembre con i tessuti aerei, una disciplina spettacolare che prevede volteggi, giravolte e cadute sospesi nell’aria avvalendosi, appunto, di tessuti speciali.

Belle e brave queste ballerine arrivate da Empoli, che però non sono state l’unico spettacolo dato che, per tutta via della Repubblica, è andato in scena “Fornaci Movie”, la rievocazione dei più famosi film e di alcuni dei loro mitici personaggi, da Happy Days (chiedete a Adelmo Carrara e signora di Edicolè o ai signori Castelli di Spazio e Dettagli) a Blues Brothers, declinato dai negozi tra piazza IV Novembre e Retrò Caffè, fino ad entrare in Pinocchio con i superlativi allestimenti di Jeans e Strass e dintorni le cui titolari erano da premio Oscar. E poi Harry Potter, Grease, La febbre del sabato sera, Peter Pan…

Atmosfera da sogno, dunque, per la serata di shopping di venerdì 8 agosto, ovviamente con via della Repubblica chiusa al traffico e tutti i negozi aperti ed i tavolini dei locali sistemati nel mezzo alla carreggiata per godersi in lungo e largo l’area pedonale.
Stasera il bis di Fornaci Movie, mentre in piazza IV Novembre la serata sarà dedicata ai più piccoli e agli amici a quattro zampe, con iniziative dell’Arca della Valle e il Centro d’Arti di Gallicano.

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Commenti

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  1. milvio sainati


    Vs/ articolo
    Caro Direttore, anche qui la signora che ti fa da reporter puntualmente ha dimenticato che nella zona verso Lucca c’erano altre manifestazioni. Guarda caso anche questa volta ha dimenticato di citarle. Ma fa la giornalista o cosa?L’ho vista passare davanti a dove suonavamo noi e pareva che la stessero rincorrendo, pur di non vedere. Facciamola finita con questi giochi da ragazzi… Rileggendo il pezzo da Piazza IV Novembre verso Lucca sembra con ci fosse nessuno.

  2. Caproni Maria Elena


    mie dimissioni
    Per questa ed altre imperdonabili mancanze che ho commesso come reporter di feste di paese e iniziative campestri ho appena rassegnato le dimissioni al direttore non ritenendomi più degna di “fare la giornalista”. Sto attendendo che Galeotti accetti o rifiuti il mio auto-esonero, dettato da profonda vergogna e rammarico per aver fatto “giochi da ragazzi”.La signora che fa da reporter


  3. Sue dimissioni
    Caro Milvio, con tutto l’affetto che ti voglio e con la speranza di saperti presto ristabilito dai problemi di salute di cui ci scrivi su FB (che mi pare davvero l’unica cosa importante), ti comunico che non intendo accettare le dimissioni di colei che mi fa da reporter anche perché colei che mi fa da reporter è ugualmente coinvolta nella gestione e nei beni (davvero pochi) di questo giornale online.Peraltro libera, come me, di riportare o non riportare certe notizie e di decidere e di impostare una linea editoriale. Libera, come me, di farcela o meno a coprire tutto e di decidere, in conseguenza, quelle che siano le priorità dettate anche da fattori contingenti. Ma soprattutto, libera, come me, di decidere quali siano le cose più o meno importanti e che meritano attenzione; soprattutto durante i mesi estivi quando di iniziative, sagre, corse campestri, balli più o meno paesani, zingarate e serenate, mostre, collettive, spettacoli, commedie, giochi di strada, concorsi di bellezza e di brutteza, partite a carte e partite di calcio, mondiali di calcio e scommesse clandestine, corse coi barrocci ed anche coi micci, iniziative di altissimo valore culturale, festival di libri e di poesie, fisarmoniche in piazza, raduni di animali, macchine, moto e papere, spazi ad hoc per radical chic e per artisti bohemienne che vorrebbero sempre un’attenzione più speciale e particolare degli altri, spettacoli d’arte varia, eventi mondani, eventi lieti e tristi, incontri con personaggi famosi, bisbocce con gli amici, apericene e aperipranzi, correttini e sambuchini ce ne sono a profusione.Non te la prendere se in tal turbinio di eventi ci siamo scordati di te perché l’occasione prima o poi verrà per riparlarne; anche perché, sappilo, sei spesso nei nostri pensieri e ci accompagni e ci sproni con le tue argute e mai pungenti argomentazioni o osservazioni; delle quali facciamo sempre un gran caso. Soprattutto quando vengono da persone (lo possiamo fare con te vero?) che consideriamo colleghi vista la tua preponderante presenza nel giornalino “FornaciInforma”.Un caro saluto e soprattutto un caro abbraccio unito all’augurio di rivederti presto perfettamente ristabilito. Lo ripeto: per me questa è l’unica cosa che conta, al di là di giornali, omissioni, critiche, disapori e quant’altro. Il resto è solo noia. Con stima. Luca

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