Festa al Lago Santo, festa dell’amicizia tra Barga e il modenese

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Tradizione rispettata anche quest’ano con gli amici dei comuni di Pieve Pelago e Fiumalbo, incontrati dai barghigiani per la tradizionale Festa al Lago Santo. Un’iniziativa che si tiene ormai da oltre dieci anni, ideata e supportata dall’assessore Pietro Onesti in virtù delle sue deleghe alle politiche della montagna per riallacciare e mantenere i rapporti con una terra che intreccia la sua storia con quella di Barga.

Il lago santo modenese, le pendici del Giovo e del Rondinaio e dintorni furono infatti per secoli motivo di contesa sulla proprietà: solo di recente è stato trovato un accordo e creato un enclave barghigiano in terra modenese, e per questo ogni anno se ne sancisce l’amicizia.

Quest’anno poi, la Festa al Lago Santo – una messa e un bel pranzo organizzato dagli alpini “nostri” e “loro” – ha avuto un sapore ancor più particolare, dato che davanti alla cappellina del lago è stata sistemata una statua in pietra raffigurante San Cristoforo.

Un’idea, anche questa, nata da Onesti, che ha trovato subito il plauso degli altri amministratori e la fattiva collaborazione dello scultore barghigiano Leo Gonnella, che ha realizzato la statua.

Adesso San Cristoforo fa bella mostra di se guardando il lago, protettore dei viandanti e dei pellegrini e quindi dei tanti escursionisti che si trovano a passare di lì.

Per avvalorare il momento, caratterizzato dalla presenza degli amministratori del versante barghigiano come di quello pievarolo, anche il vescovo di Pisa monsignor Giovanni Paolo Benotto, che ha recitato una santa messa presso la cappellina degli alpini, recentemente ristrutturata.

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