“Anomala presenza neofascista nel nostro territorio”: la preoccupazione dell’ANPI

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L’aria che tira non piace all’ANPI (Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia) della Valle del Serchio e della Garfagnana che, in merito a recenti e meno recenti fatti di cronaca “esprime la propria preoccupazione per gli eventi che nel corso egli ultimi mesi hanno fatto anche della Mediavalle e Garfagnana territorio di aggressioni di stampo dichiaratamente fascista.”

Lo si legge in un comunicato che spiega: “Le manifestazioni più inquietanti di questa anomala presenza neofascista nel nostro territorio sono emerse già nel periodo estivo, durante il quale bande di dichiarata matrice fascista sono state responsabili di scompiglio e di aggressioni mirate a creare un clima di tensione e prepotenza anche in una zona – quella della Valle del Serchio – di solida tradizione democratica e partecipazione civica.”

Questo probabilmente perché “Il moltiplicarsi delle azioni squadriste in Lucchesia e il relativo – seppur ancora insufficiente – aumento del livello di guardia da parte delle autorità competenti ha evidentemente comportato lo spostamento di questi soggetti violenti verso regioni meno soggette ad una sorveglianza stringente. In particolare desta profonda apprensione assistere con quanta impudenza questi gruppi di teste rasate piantonino diversi locali – per lo più di Fornaci di Barga – durante i fine settimana più affollati.”

“Le sezioni locali dell’ANPI “Leo e Marino Lucchesi” e “Mrakic-Marroni” – continua la nota – si associano dunque all’appello che il comitato Provinciale ANPI di Lucca a suo tempo rivolse alle istituzioni e alla cittadinanza affinché si giunga al più presto alla costituzione di un osservatorio provinciale sul problema del neofascismo, soprattutto per quanto riguarda la forte incidenza di attori coinvolti e di aggressioni subite nel mondo giovanile.”
“Non basteranno le vili azioni di uno sparuto gruppo di neofascisti a sfasciare la tradizione civile e democratica della Mediavallle e della Garfagnana; l’ANPI sarà sempre in prima linea a difenderne la tenuta, ribadendo l’assoluta estraneità di questa terra da ogni deriva autoritaria

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