Evviva la democrazia!

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Sulla vicenda sanitaria interviene l’Osservatorio della sanità di Barga, con un lungo comunicato stampa che pubblichiamo di seguito in forma integrale. L’articolo si riferisce al duro attacco apparso nelle settimane scorse sul periodico “Il Corriere di Garfagnana” che certo non ha mai nascosto le sue manifeste posizioni in difesa dell’ospedale di Castelnuovo e soprattutto di duro attacco nei confronti dell’ospedale San Francesco di Barga. Fin dai tempi della battaglia per la difesa dell’ospedale degli anni ’90 le posizioni di questo giornale sono sempre state chiare e volentieri si sarebbe voluto sacrificato l’ospedale della Media Valle.
Comunque sia, per l’articolo de “Il Corriere” si sente oggi chiamato in causa anche l’Osservatorio che così replica:

Leggendo l’ultimo numero del mensile “ Corriere della Garfagnana “ noi, dell’ Osservatorio della Sanità della Valle del Serchio – Barga, siamo rimasti sorpresi del contenuto dell’articolo “ Riprendiamoci il nostro “ ed esterrefatti quando l’estensore dell’articolo ci vuole insegnare che la vera democrazia è quando i Sindaci della Garfagnana , che rappresentano la minoranza dei residenti nella Valle, per pura demagogia e campanilismo impongono alla maggioranza dei residenti ( quelli rappresentati dai Sindaci della Media Valle) una scelta sciagurata, una scelta che comprometterà per anni l’assistenza ospedaliera e sanitaria per tutti i cittadini dell’intera Valle, compresi quelli della Garfagnana.
Chi ha scritto l’articolo non sa o non ricorda alcuni fatti:
Il singolare meccanismo di votazione all’interno della Conferenza Zonale dei Sindaci è antidemocratico e quindi, a nostro parere, illegittimo come illegittima, oltre che frettolosa, è stata la decisione dei Sindaci della Garfagnana di individuare un’area fortemente critica e decentrata quale quella di Pieve Fosciana per il futuro ( ed assai improbabile) nuovo ospedale;
Sia Castelnuovo che la Pieve sono zone epicentrali della zona sismo- genetica n. 28 “Garfagnana e Lunigiana “( una delle più attive e pericolose d’ Italia come ben evidenziato anche nel Rapporto Tecnico n.1 del Marzo 2003 della Regione Toscana )e che anche dall’inizio del 2013 sta creando numerosi problemi. Se oltre a questi gravi rischi sismici incombenti consideriamo anche che le due zone sono decentrate sia rispetto alle località dove risiedono la maggior parte degli abitanti della Valle e dove sono localizzati gli insediamenti artigianali-industriali della Valle, noi crediamo che non vi possano essere scelte più sbagliate di quelle fatte dai Sindaci della Garfagnana.

“Riprendiamoci il nostro “ semmai lo dovrebbero dire i residenti della Media Valle che nel 1995 furono scippati di una parte dei reparti di un vero ospedale perché dei personaggi politici avevano deciso di portarli in quella struttura di Castelnuovo che era semplicemente una sorta di astanteria, non a norma, e che piccola era e piccola ed inadeguata è rimasta ( ristabiliamo la verità storica: i reparti di Cardiologia, Chirurgia, Pronto Soccorso , Servizi Amministrativi, la Farmacia ecc. passarono da Barga a Castelnuvo e non viceversa !!! ). Ricordiamo anche che gli accordi del ’95 prevedevano che da Castelnuovo – tra l’altro -dovevano passare a Barga i reparti di Medicina, la Dialisi e questo invece no n è avvenuto per cui oggi abbiamo – grazie alla miopia degli Amministratori della Garfagnana – dei duplicati di reparti e di spesa; nonostante tutto ciò l’ospedale di Castelnuovo è tutt’ora insufficiente e inadatto e coprire quei bisogni dei cittadini delle Valle del Serchio che tale nosocomio dovrebbe invece garantire.
Ai Sindaci della Garfagnana non importa che tipo di ospedale (vecchio o nuovo ) ci sarà nella Valle, importante che sia nella loro zona; se poi, come anche in questi giorni ha detto l’Assessore Regionale del Diritto alla Salute (!!!) si tratterà di una specie di POLIAMBULATORIO senza Pronto Soccorso, senza Chirurgia senza Maternità, pazienza, l’importante è far prevalere la demagogia sulle scelte giuste e sensate e poi convincere i propri rappresentati che si vinto anche se si è perso tutto e così acquisire i meriti per le prossime elezioni…
Anche i Sindaci della Garfagnana sono consapevoli che è assai improbabile che la Regione Toscana voglia investire nella Valle delle risorse in un nuovo ospedale , e perciò adesso il loro interesse è che l’Ospedale S. Francesco di Barga ( l’unico vero nosocomio della Valle ) venga smantellato per portare i suoi reparti al S. Croce, anche se questo Ospedale è a norma antisimica solo per il 55 % e non ci sono spazi ( né risorse ) per un eventuale ampliamento, e dove , eventualmente, dovrebbero ancora restringere i già angusti spazi e i posti-letto.
L’estensore dell’articolo probabilmente non conosce la situazione della salute nella Valle, che dovrebbe essere ben nota a che si interessa di sanità: nella nostra Valle, a causa della bassa diffusità dell’aria e delle enormi quantità di inquinanti che giornalmente vengono immesse e che ristagnano nell’atmosfera grazie agli impianti di trattamento di rifiuti urbani e industriali ( rifiuti che provengono , soprattutto, da altre zone) – quali l’inceneritore, l’ impianto di bricchettaggio, le discariche – nonché gli impianti a biomasse e le lavorazioni inquinanti , vi è – rispetto alle altre zone della Toscana – un eccesso di mortalità e di gravi malattie e il maggior numero dei deceduti e dei malati è allarmante ( vedasi lo studio fatto realizzare dalla Provincia di Lucca al Prof. Biggeri dell’Università di Firenze )
Vogliamo infine ricordare all’estensore dell’articolo che la manifestazione di Barga del 25 maggio non era diretta contro qualcuno ma a favore del mantenimento dei livelli di assistenza sanitaria e dei servizi garantiti dai due plessi ospedalieri: comprendiamo che per il signore sopracitato sia incomprensibile non cercare di arrecare danni agli altri, ma se ne dovrà fare una ragione…
Relativamente infine al problema della richiesta del mantenimento dei due plessi ospedalieri, questa è una posizione che il nostro Osservatorio ha assunto pubblicamente sin dall’Agosto del 2012 ( non da ora come invece si vuol credere ); adesso le nostre ragioni vengono riconosciute anche da altri, ivi compresi amministratori e politi, e ci auguriamo che queste adesioni contribuiscano a risolvere i problemi della sanità nella Valle. La soluzione dei problemi non chiudere un ospedale, ma – proprio per le problematiche della Valle – mantenerli entrambi.

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  1. Mantenere un unico Ospedale evitando doppioni e clientelismi.

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